venerdì 26 novembre 2021

DIETA SIRT

COSA E' E QUALI SONO I BENEFICI

di Sabrina Commis

La solita moda alimentare, o regime davvero efficace? Risultava essere l’arma segreta della ritrovata forma di Adele, ma sembra che la cantate abbia smentito qualunque regime e attribuito la sua mutazione a tanto allenamento, anche più volte al giorno. Ma cos’è la dieta SIRT? “E’ stata messa a punto da due medici nutrizionisti sfruttando i risultati di molteplici studi riguardanti un gruppo di proteine, le sirtuine, implicate in diversi processi fisiologici con effetti vantaggiosi sulla salute e sul metabolismo dei grassi – spiega Flavia Bernini, biologa nutrizionista.  Le sirtuine destano da tempo molto interesse nella comunità scientifica per il ruolo che sembrano rivestire in processi di riparazione del DNA, nel rallentare i meccanismi di invecchiamento cellulare, nella prevenzione di patologie cardiovascolari e neurodegenerative, nonché nella regolazione del metabolismo dei grassi. E’ stato dimostrato che l’attivazione delle sirtuine è maggiore in soggetti  sottopeso, rispetto a chi è in normo o sovrappeso, e in situazioni di stress come sbalzi di temperatura, freddo intenso, deficit calorico o digiuno prolungato”.  Si è osservato che alcune molecole contenute anche in diversi cibi come, ad esempio, il resveratrolo, hanno la capacità di attivare le sirtuine. Da questa principio, gli ideatori della dieta SIRT, hanno stilato una lista di 20 alimenti che, se assunti con regolarità, stimolerebbero una maggior produzione di questi enzimi con effetti di accelerazione del metabolismo e conseguente dimagrimento”.

GLI ALIMENTI SIRT: QUALI E DOVE TROVARLI —“Semplici e di facile reperibilità, sembrano essere già presenti sulle nostre tavole, almeno la maggior parte, inclusi nella dieta mediterranea.  Secondo i due nutrizionisti sono 20 gli alimenti principali attivatori   delle sirtuine. Eccoli elencati:

olio extravergine d’oliva, cioccolato fondente, vino rosso, the verde Matcha, capperi, fragole, mirtilli,

grano saraceno, noci, peperoncino Bird’s Eye, cavolo riccio, radicchio rosso, levistico o sedano di 

monte, datteri Medjoul, cipolla rossa, rucola, soia, curcuma.

Associati ai primi 20, altri 40 favoriscono l’attivazione del gene magro: timo, zenzero, asparagi, carciofi, bacche di Goji, farina integrale, more, ribes nero, pistacchi. E naturalmente le proteine: carni bianche, uova, carni rosse, pesce, in particolare aringhe, salmone, sgombro, ricchi di Omega 3. Consentiti due bicchieri a settimana di vino rosso per via del resveratrolo, altro attivatore di sirtuine e il cioccolato fondente”.

COME STRUTTURARE LA DIETA SIRT —“Due le fasi. La prima, più rigida, dura sette giorni: nei primi tre solo ammessi solo cibi liquidi: succhi di frutta e verdura e un unico pasto solido al giorno così da non superare le 1000 calorie giornaliere. Nei rimanenti quattro giorni sono consentite 1500 calorie, suddivise in due pasti solidi e due liquidi. In questa fase il calo di peso dovrebbe essere di 3 chili. La seconda fase dura 14 giorni ed è quella di mantenimento. Concesso un solo succo al giorno e cibi solidi SIRT. I succhi SIRT vanno bevuti in tre momenti differenti nella giornata: al risveglio, a metà mattina e a metà pomeriggio, il pasto solido è consigliato a pranzo, la sera sono ammessi 20 grammi di cioccolato fondente almeno all’85%. Sulla scelta degli alimenti da inserire nei succhi di verdura o frutta, basta scegliere tra gli alimenti permessi. I due medici che hanno messo a punto la dieta, assicurano che i chili persi non si riprendono. Basilare nel processo l’attività fisica: senza non si va molto lontano. E per chi vuol documentarsi a fondo, c’è il libro” La dieta SIRT” con spiegazioni, abbinamenti, ricette.

Tanti segreti, nessun segreto. “Né magia, né particolari alchimie. La perdita di peso avviene perché il regime proposto è ipocalorico: i primi 3 giorni scende addirittura sotto le 1000 Kcal, con relativo rischio di un’eccessiva perdita di massa magra. Inoltre, ad oggi, i possibili effetti benefici delle sirtuine sono stati dimostrati solo in studi effettuati sui topi e restano delle semplici associazioni, non certo evidenze scientifiche applicabili all’uomo. In ogni caso, non sarebbero riproducibili attraverso l’introduzione di specifici alimenti. Se è vero che certe molecole, rintracciabili anche nei cibi, sono state annoverate tra gli attivatori delle sirtuine, è altresì vero che la loro azione si esplica solo ad alte dosi, non riproducibili nella quotidianità. Il resveratrolo del vino rosso, ad esempio, è stato annoverato tra le principali molecole capaci di stimolare l’attivazione delle sirtuine, ma affinchè questo accada dovremmo assumerne concentrazioni enormi, equiparabili al quantitativo di almeno 2-3 litri di vino rosso. Non proprio sano né dimagrante! Si tratta di un metodo non proprio educativo, volto a evidenziare l’effetto miracoloso di certi cibi più che a educare a un sano dimagrimento”.

 

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… MA NON TROPPO 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣😧😧😧😧😧😧😧😧😧😧😧✅✅✅✅✅✅✅✅✅✅✅💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😉😉😉😉😉😉😉😉✔️✔️✔️✔️