Il dibattito sull’ipotesi dell’introduzione di un super Green pass solo per vaccinati e guariti è accesissimo in Italia. L’ultimo in ordine di tempo a esprimere le proprie perplessità sul provvedimento allo studio del governo Draghi è stato il filosofo Massimo Cacciari, intervenuto alla trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus.
L’attacco di Cacciari al Super Green pass: cosa ha detto il filosofo
A proposito dell’ipotesi “super Green pass”, Cacciari ha detto: “Ci sono due elementi da valutare. Uno è legato alla parte istituzionale-giuridica e mi sembra siamo arrivati a livelli davvero intollerabili. Prima almeno c’era ancora la foglia di fico del tampone, se cade anche questa allora è diventato un obbligo”.
Secondo il filosofo, “occorre che ci sia una piena assunzione di responsabilità da parte delle autorità, quindi un obbligo esplicito alla vaccinazione senza se e senza ma“.
Cacciari ha spiegato che sarebbe “un’assunzione di responsabilità su tutto, dato che da molte evidenze scientifiche si parla di correlazioni possibili tra certe categorie ed effetti dovuti alla vaccinazione. Ora, invece, quando vai a vaccinarti sottoscrivi una dichiarazione in cui elimini ogni responsabilità dello Stato e delle case farmaceutiche”.
Il filosofo si è poi soffermato su un altro aspetto: “È risaputo che anche i vaccinati possono infettarsi e la categoria più a rischio, quella anziana, è vaccinata oltre il 90%. La percentuale di ospedalizzati vaccinati nelle fasce più anziane dimostra che non basta questo vaccino per proteggere dalla malattia grave. Mi chiedo perché continuiamo a vaccinarsi con questo vaccino? I vaccinati contagiano e vengono contagiati”.
L’attacco al governo: “Questa nuova stretta è un passo gravissimo, di una palese incostituzionalità, che non è sostenuto dai dati che abbiamo. Non si può continuare così, trascurando ogni attenzione a cure mediche tradizionali. Dovremmo iniziare a pensare ad una strategia di convivenza con il virus. Oppure dobbiamo continuare a vaccinarci per sempre?”.
Ancora Cacciari: “O il Green pass diventa una carta d’identità e noi ogni 6 mesi siamo costretti a vaccinarci oppure cambiamo strategia”.
La critica del filosofo Massimo Cacciari sugli attuali vaccini anti Covid: “Questo non è un vaccino, lo ha dichiarato anche il presidente della Bayer. O si trova un altro vaccino o si cambia strategia. Il principio fondamentale per imporre una cura a livello costituzionale è quello del consenso informato, ma qui non mi pare che siamo informati su questi vaccini”.