“Non lo avevo neppure sognato, era qualcosa di troppo grande, ma ora sta accadendo, voglio fare del mio meglio”. Così Matteo Berrettini ha commentato la notizia dell'aritmetica qualificazione alle sue seconde Atp Finals (nel 2019 si qualificò a Londra).
IL PASS—Per il numero 1 azzurro la certezza di poter accedere al Palasport olimpico di Torino dal 14 al 21 novembre è arrivata dopo il 7-6 6-3 all’esordio nell’Atp 500 di Vienna e la contemporanea sconfitta al primo turno del polacco Hubert Hurkacz, battuto da Andy Murray. "Il 2020 è stato un anno difficile per me, dentro e fuori dal campo. Qui sto per giocare le mie seconde Finals e non posso crederci. Devo sempre ricordare da dove ho iniziato", ha spiegato il 25enne romano. “Quando nel 2019 mi dissero che le Finals sarebbero state a Torino, ricordo che il sindaco della città mi disse: 'Ci vediamo a Torino'. E io: 'Sì, d’accordo'. Poi mi sono qualificato per Londra e ora mi sto qualificando per Torino. Non riesco proprio a descrivere quanto sono felice. Spero che il Paese sia orgoglioso di me". La stagione di Berrettini è stata straordinaria, con l’acuto della finale di Wimbledon conquistata per la prima volta da un tennista italiano e con il successo storico sull’erba del Queen’s. Per ora il bilancio è di 40 partite vinte e 10 perse, dopo i quarti dell’Us Open è salito al numero 7 del mondo (miglior italiano da Barazzutti nel 1978).
GIÀ QUALIFICATI—Berrettini si unisce al russo Andrey Rublev, al numero 1 al mondo Novak Djokovic, al campione degli Us Open Daniil Medvedev, al greco Stefanos Tsitsipas e al tedesco Alexander Zverev. Rimangono in palio due posti per le Finals: saranno aggiudicati nelle ultime tre settimane della stagione dell’Atp tour. Se li contendono Casper Ruud, Hubert Hurkacz, Jannik Sinner e Cameron Norrie.