L’universo è per definizione il luogo in cui tutto può accadere in modo spesso imprevedibile. Non di rado si verificano formazioni di nuove stelle, fusioni di buchi neri e scontri tra buchi neri e stelle di neutroni. Ma che cosa accadrebbe se a scontrarsi fossero due giganti gassosi? Mai dire mai quando si parla dell’universo, ma come riporta Everyeye.it al momento i cosmologi sono alquanto scettici sulle possibilità che possa verificarsi uno scontro simile. Ma ragionando per ipotesi, che cosa accadrebbe se davvero due pianeti simili a Saturno e Giove entrassero in rotta di collisione?
L’astrofisico Alastair Gunn ha provato a immaginare un simile scenario, e ha spiegato che il risultato di una tale collisione può essere piuttosto variabile. Nello specifico, i fattori da tenere conto sono certamente la “velocità relativa” dei due oggetti e il loro angolo di impatto. Le collisioni che avvengono in modo frontale potrebbero avere due esiti: con una velocità “moderata” (che va intesa sempre su scala cosmologica) si potrebbe verificare una fusione completa dei due pianeti, conservando sia i nuclei solidi che i loro involucri gassosi. Invece uno scontro a velocità elevata potrebbe avere un effetto molto più disastroso, arrivando a frammentare completamente i nuclei dei pianeti gassosi e portare entrambi alla completa distruzione. Le collisioni oblique, che portano gli oggetti celesti a “strusciarsi” scambievolmente, avrebbero come esito una sostanziale perdita di volume gassoso di uno dei due giganti, senza la fusione additiva. Una perdita di materiale dunque che ridurrebbe uno o entrambi i pianeti a dimensioni minori. Quel che fa riflettere è che, tra le tante teorie che tentano di spiegare la formazione di Saturno e Giove, ve ne è una che coinvolge proprio questa possibilità: la nascita per mezzo della fusione di alcuni proto-pianeti di gas durante la formazione del nostro Sistema Solare.