di Sabrina Commis (fonte gazzetta dello Sport)
Sarà perché ha note proprietà antiossidanti, sarà perché diversi studi le attribuirebbero un ruolo terapeutico nella prevenzione e nella cura del Covid-19, certo l’interesse verso questa molecole è notevolmente cresciuto. Notorietà meritata? Vediamo insieme a Flavia Bernini, biologa, nutrizionista quali sono le proprietà di questa molecola e lo stato dell’arte della ricerca scientifica.
QUERCETINA: DOVE SI TROVA —“La quercetina è ampiamente distribuita nel regno vegetale: la troviamo in molti frutti e verdure, soprattutto agrumi, mele, frutti rossi, capperi, cipolle, pomodori e broccoli, ma anche nel cacao, nell’olio d’ oliva, nel vino rosso e nel tè verde. E’ sensibile alla temperatura, tanto che, ad esempio, dopo 15 minuti di bollitura, cipolle e pomodori ne perdono il 75-80% del contenuto iniziale”.
QUERCETINA: PROPRIETÀ — “Così come le altre molecole appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, la quercetina esercita un’azione antiossidante e antinfiammatoria. E’ molto studiata per la sua attività antipertensiva e per gli effetti benefici sul metabolismo lipidico. Diversi studi, inoltre, dimostrano come una corretta assunzione di quercetina, riduca l’insorgenza di alcune patologie croniche come osteoporosi, malattie cardiovascolari e diabete. Alla luce di queste informazioni ci verrebbe spontaneo fare incetta di quercetina, aggiungendo nella lista della spesa, tutti quegli alimenti che ne sono più ricchi. In realtà la maggior parte degli esperimenti non sono condotti sull’uomo, ma su modelli animali e più spesso ancora “in vitro”, ossia in provetta. Inoltre le concentrazioni delle molecole utilizzare negli esperimenti sono sempre ben superiori a quelle normalmente assumibili attraverso l’alimentazione. A questo si aggiunge il fatto che molecole come la quercetina, hanno una biodisponibilità piuttosto bassa e vengono distrutte velocemente, esplicando quindi la loro azione solo per un tempo piuttosto breve. Gli studi scientifici sulle singole molecole sono quindi indicativi delle loro potenzialità terapeutiche ma poi, all’atto pratico, queste informazioni raramente trovano un reale riscontro. Anche l’aggiunta attraverso specifici integratori, pur arrivando a concentrazioni ben maggiori di quelle che potremmo raggiungere solo con l’alimentazione, non sembrano dare risultati migliori. Questo accade perché i micronutrienti concentrati negli integratori non mostrano gli stessi benefici del consumo attraverso i cibi. Un’arancia, ad esempio, oltre alla quercetina, contiene più di duecento composti, dalla vitamina C, al potassio, al fosforo, alla pectina, che esplicano la loro azione in sinergia gli uni con gli altri. Gli antiossidanti fanno bene perché sono contenuti in cibi ricchi di acqua, fibre, vitamine e altri elementi, meglio ancora se inseriti all’interno di un’alimentazione varia e il più possibile ricca di vegetali”.
QUERCETINA E COVID-19 —“Per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, la quercetina è al centro di diversi studi che ne dimostrano una buona efficacia nell’attenuazione della risposta infiammatoria indotta dal COVID-19. In uno studio internazionale di qualche mese fa, è stata indicata, quale possibile inibitore specifico della replicazione virale di Sars-CoV-2. Va precisato però che si tratta di simulazioni al calcolatore fatte su proteine isolate e che ad oggi, nessun farmaco né integratore a base d quercetina ha dimostrato un’efficacia clinica significativa”.