sabato 23 ottobre 2021

PIANETA SATURNO

ECCO IL SUO DESTINO

Titano è il più grande satellite del pianeta Saturno: si tratta di uno dei corpi celesti rocciosi più importanti dell’intero Sistema Solare, e gli scienziati hanno da poco scoperto che il suo destino potrebbe modificare per sempre l’aspetto dei pianeti che ruotano intorno al Sole. Uno studio che vede insieme il French National Centre for Scientific Research e l’Università di Pisa ha analizzato il futuro di Titano, e i risultati sono piuttosto chiari.

Titano si allontana da Saturno

Titano orbita intorno al suo pianeta, in rotazione sincrona con esso, in 15 giorni e 22 ore. Un recente studio, focalizzato proprio sull’orbita del grande satellite roccioso, rivela che il futuro dell’intero Sistema Solare potrebbe essere "nelle mani" di Titano. Titano si sta allontanando dal proprio pianeta ad una velocità piuttosto alta: rispetto alla Luna, che guadagna circa 4 centimetri l’anno di distanza dalla Terra, il satellite di Saturno si allontana ad una velocità di circa 11 centimetri l’anno. Niente di preoccupante, se si considerano le proporzioni del sistema di Saturno, se confrontato con quello del nostro pianeta. L’allontanarsi di Titano però, proprio a causa delle dimensioni in gioco, sta creando una instabilità destinata a crescere, che nei prossimi milioni di anni potrebbe coinvolgere l’intero Sistema Solare. Secondo la ricerca appena pubblicata, l’evoluzione dell’orbita renderà Titano un oggetto instabile, capace di influenzare pesantemente il comportamento del secondo pianeta più massiccio del Sistema Solare. Gli scienziati hanno individuato un punto critico dell’orbita del satellite, una singolarità di Laplace che inevitabilmente fungerà da attrattore per l’evoluzione del sistema Titano-Saturno. Ciò significa che quando Titano si avvicinerà abbastanza a questo punto, definito S1, l’intero sistema che lega la sua orbita a Saturno collasserà.

Le previsioni degli scienziati

Cosa succederà quando Titano raggiungerà il punto critico S1? Secondo gli scienziati il satellite potrebbe essere espulso dal sistema oppure collidere contro Saturno. Tutto dipende dalla risonanza orbitale, lo stesso fenomeno alla base della particolare inclinazione assiale di Saturno: se il pianeta è inclinato di 26,5° è proprio perché la precessione assiale del pianeta fu catturata, milioni di anni fa, dalla risonanza orbitale di Nettuno. Quando due corpi celesti si "connettono", infatti, l’inclinazione del più piccolo tende ad allinearsi con quella del corpo più grande, con conseguente aggiustamento di inclinazione ed eccentricità dell’orbita "catturata". Quello che successe con Nettuno, quindi, è destinato ad accadere nuovamente tra Titano e Saturno: l’allontanarsi dell’orbita del satellite farà oscillare velocemente il pianeta sul suo asse, fino ad inclinarlo. Come si legge nella ricerca "l’evoluzione destabilizzerà Titano e condurrà Saturno verso un’inclinazione di 90°", con importanti conseguenze anche sullo studio del vicino Urano: lo studio potrebbe infatti giustificare la singolare inclinazione di 98° che caratterizza il gigante ghiacciato. "Se Titano continua a migrare come previsto, allora l’inclinazione dell’asse di Saturno aumenterà nei prossimi milioni di anni", afferma Melaine Saillenfest, tra gli autori dello studio. Le simulazioni operate dagli scienziati dimostrano inoltre che quando Titano si avvicinerà al punto critico verrà espulso dal sistema orbitale di Saturno, oppure colliderà con il pianeta: "la destabilizzazione di Titano avrà pesanti conseguenze su tutto il sistema di satelliti di Saturno" continua Saillenfest "con la possibilità di altre espulsioni e collisioni tra lune". Si tratta di un fenomeno che avverrà tra milioni di anni, concludono gli scienziati: se sarà un processo abbastanza lungo, allora il Sole potrebbe diventare una Gigante Rossa, ed ingoiare i pianeti vicini, prima che Titano perda l’equilibrio. In questa prospettiva, l’Armageddon di Saturno sembra quasi un incidente "minore".

 

Post in evidenza

PERCHE' LE COMETE HANNO LA CODA?

SCOPRIAMOLO INSIEME Vedere almeno una volta una cometa, ci riempie di gioia e stupore. Ma perché le comete hanno la coda? Le comete non sono...