(tratto da Tgcom)
Quali sono le cause dell’artrosi di ginocchio? Lo spiega a Tgcom24 il dottor Michele Ulivi, dell'Istituto Galeazzi di Milano: "La causa principale della gonartrosi è l’invecchiamento. La cartilagine del ginocchio tende al deterioramento progressivo con il progredire dell’età. Questo fenomeno è più frequente sopra i 60 anni ma può verificarsi anche nei pazienti più giovani. Vi sono comunque altre condizioni che possono portare allo sviluppo di un’artrosi di ginocchio precoce.In questi casi si tratta di gonartrosi secondaria ad uno di questi aspetti: - sovrappeso , obesità; precedenti fratture di femore, tibia, rotula; alterazioni dell’asse anatomico dell’arto inferiore ( ginocchio valgo , ginocchio varo ,disallineamento della rotula ); microtraumi ripetuti nel tempo secondari ad esempio alla attività sportiva o ad attività lavorativa usurante; malattie reumatiche".
Quali sono i sintomi dell’artrosi di ginocchio?
"Il dolore è il sintomo tipico . In genere si manifesta quando il ginocchio viene utilizzato nella attività motoria e si attenua quando è a riposo. Il disturbo si manifesta quindi in seguito all’utilizzo prolungato nel tempo dell’articolazione ( lavoro, movimento , sport ) ma, in caso di un quadro artrosico più complesso, il dolore può presentarsi anche a riposo o in seguito a movimenti molto semplici, come alzarsi da una sedia , scendere da un’automobile o nelle semplici attivitè della vita quotidiana Tra gli altri sintomi della gonartrosi esiste il gonfiore dell’articolazione e la rigidità durante il movimento. Progressivamente, inoltre, si può manifestare un versamento articolare, provocato da una produzione in eccesso del liquido sinoviale presente nella cavità articolare, in grado di determinare peggioramento del dolore e limitazione dei movimenti".
Quali sono le analisi da fare in presenza di artrosi di ginocchio ?
"La diagnosi di questa patologia e’ molto semplice analizzando i sintomi e con una semplice visita ortopedica.In genere delle semplici radiografie sono utili per la stadiazione della gravita’ della gonartrosi , in alcuni casi e’ necessario eseguire una Risonanza Magnetica Nucleare del ginocchio per meglio definire la presenza del danno della cartilagine o dei menischi. Non esistono esami del sangue utilizzabili di routine per diagnosticare questa patologia . Lo specialista in genere consiglia come esami del sangue i tests reumatici solo nel caso vi sia il sospetto di una malattia reumatica in grado di determinare il quadro clinico".
Come prevenire o rallentare l’insorgenza della artrosi di ginocchio?
"L’alimentazione è in grado di interferire anche in questa patologia .Il sovrappeso e l’obesità sono considerati sicuramente come fattori di rischio per il danno alle cartilagini e vanno sicuramente combattuti .Una alimentazione se equilibrata, ricca di vitamine A,C, K e B12 e di Omega3 e povera di zuccheri ,proteine di origine animale, alcol, caffè e sale risulta essere particolarmente utile . In particolari sono da evitare gli zuccheri in eccesso che, avendo una azione proinfiammatoria, sono in grado di accelerare, promuovendo l’infiammazione articolare, il peggioramento dei sintomi". Sicuramente dopo i quarant’anni i pazienti dovranno limitare o sospendere tutti quegli sport ad alto impatto sulle articolazioni come ad esempio calcio , calcetto, rugby, corsa e tennis. Sport che, invece, contribuiscono a mantenere le articolazioni in buono stato sono il nuoto, la bicicletta, yoga e pilates, cyclette e tapis roulant, nordic walking e tai chi. Anche l’attività lavorativa che prevede sollevamento pesi o carichi eccessivi sugli arti inferiori può contribuire a lungo andare al logorio delle articolazioni e per tale motivo si raccomanda attenzione anche su questo aspetto per rallentare la progressione di questa patologia. E’ necessario infine evitare anche la sedentarietà. Le nostre articolazioni hanno bisogno del movimento e una vita troppo sedentaria può essere causa di perdita di tono muscolare ,irrigidimento delle articolazione e conseguente aumento della patologia artrosica e delle difficoltà di movimento.
E’ possibile una terapia non chirurgica?
"Le prime fasi della gonartrosi si trattano con terapie conservative, in modo da allontanare il più possibile un eventuale intervento chirurgico. Generalmente negli stadi lievi e moderati di artrosi di ginocchio, si ricorre alle seguenti terapie conservative. Integratori: In molti studi recenti si è dimostrato che l’assunzione di alcuni integratori e prodotti naturali come (condroitina solfato, glucosamina, avocado e soia, acido ialuronico) ha la capacità di agire positivamente sulla cartilagine, senza effetti collaterali. Il loro utilizzo viene raccomandato nelle fasi iniziali di questa patologia , non essendo efficaci quando la gravità della artrosi risulta eccessiva.
Farmaci anti infiiammatori non steroidei FANS: Questi farmaci sono utili per contrastare i sintomi acuti, ma se ne sconsiglia l’assunzione prolungata nel tempo, in quanto possono determinare effetti secondari sfavorevoli come: gastrite e ulcera gastrica; compromissione della funzionalità renale.
Farmaci analgesici: esistono svariati farmaci per contrastare il dolore : (Paracetamolo , Oppiacei). Anche per questa tipologia di farmaci , in particolare per gli oppiacei , si consiglia un utilizzo occasionale , in quanto i esistono numerosi effetti collaterali.
Trattamento riabilitativo: nelle fasi non gravi di artrosi di ginocchio un trattamento riabilitativo che preveda un costante esecuzione di esercizio di allungamento muscolare può risultare assai utile.
La terapia fisica ( applicazioni di Laser terapia , Tecar terapia ad esempio ) può aiutare sempre nelle fasi iniziali di questa patologie a trattare fasi di particolare infiammazione della articolazione, ma non è efficace sulla malattia artrosica grave. Terapia iniltrativa: si tratta di iniezioni che vengo effettuate all’interno della articolazione per contrastare la malattia artrosica. E’ molto comune come terapia conservativa l’utilizzo di infiltrazioni con acido ialuronico ; esistono differenti tipologie di acido ialuronico a differente peso molecolare. L’acido ialuronico, sostanza già presente nelle nostre articolazioni, viene sintetizzato dalle cellule presenti nel liquido sinoviale: con l’aumentare dell’età la sua produzione tende a diminuire, causando variazioni metaboliche dell’ambiente articolare e favorendo insorgenza di dolore e difficoltà motorie. Nelle fasi non gravi di malattia artrosica del ginocchio , ripristinare la normale presenza di acido ialuronico, permette la “lubrificazione “ della articolazione con effetti antiinfiammatori e analgesici.
Infiltrazioni con concentrati cellulari (cellule staminali). Si tratta di terapie che rientrano nel campo della medicina rigenerativa, un processo di rigenerazione tissutale che negli ultimi anni sta vedendo una sempre maggiore applicazione. Il presupposto è che nella maggior parte dei casi il nostro corpo è in grado di guarire spontaneamente.Questo grazie ai normali processi di guarigione di cui sono provvisti i nostri tessuti e che coinvolgono elementi cellulari o fattori di crescita con funzione rigenerativa. Quando questi processi falliscono è possibile fare ricorso a tecnologie avanzate che copiano i fisiologici processi di guarigione. Si tratta di procedure che vengono effettuate preferibilmente in centri specializzati che offrono tutta la tipologia di trattamenti possibili ed una organizzazione che consenta l’affidabilità e sicurezza di queste tipo di procedure. Le cellule utilizzate per questo tecniche vengono raccolte dal sangue , dal midollo osseo o dal tessuto adiposo del paziente da trattare. Queste cellule vengono processate e preparate per il loro utilizzo attraverso processi standardizzati e vengono successivamente introdotte all’interno della articolazione.L’efficacia di questo tipo di terapia infiltrativa è stata dimostrata dal punto di vista scientifico e pare essere particolarmente utile in stadi non severi della malattia artrosica del ginocchio".
E’ possibile una terapia chirurgica dell'artrosi di ginocchio?
"Nelle fasi più avanzate è necessaria la chirurgia. E’ possibile ricorrere ad una artroscopia di ginocchio nel caso il grado di artrosi non sia elevato . In questi casi si effettua una “bonifica” della articolazione con l’esecuzione di una regolarizzazione delle lesioni cartilaginee , asportazione di frammenti di cartilagine instabili o di corpi cartilaginei mobili articolari ed infine il trattamento di lesioni meniscali se presenti. Si tratta di una procedura scarsamente invasiva e con veloci tempi di recupero , ma che spesso non da’ risultati soddisfacenti in particolari in presenza di gradi di usura della cartilagine significativi. Si ricorre all’impianto di protesi di ginocchio , soluzione definitiva che permette di eliminare definitivamente la patologia, quando il grado artrosico ha raggiunto gli stadi finali .L’intervento consiste nel rivestire le aree di difetto cartilagineo e conseguente usura ossea con dispositivi protesici che posso essere: parziali ( può essere sostituita solo una area limitata del ginocchio); totali ( completo rivestimento di tutta l’articolazione). Questa tipologia di interventi ha tempi di recupero superiori rispetto al trattamento artroscopico ( 2-3 mesi ) ma è in grado di risolvere completamente il problema togliendo la sintomatologia dolorosa e restituendo la funzione articolare".