giovedì 30 settembre 2021

SPORT DOPO I 50 ANNI

ECCO I CONTROLLI DA FARE PER NON CORRERE RISCHI 

di Maria Elena Perrero (fonte Gazzetta dello Sport)

Fare sport dopo i 50 anni: cambia qualcosa? Nell’anno del Covid abbiamo ricordato quanto l’età costituisca un vero e proprio fattore di rischio per la salute: il pericolo cardiovascolare aumenta, trigliceridi, colesterolo e glicemia possono farsi sentire di più e così ci si può domandare se, fatti due conti, per la salute non sia meno pericoloso stare sulla poltrona che mettersi a fare una corsa. Ma è davvero così? “Sicuramente è bene distinguere tra chi ha sempre fatto sport nella propria vita, e magari decide di ritagliarsi del tempo in più per allenarsi e fare corse in alta quota o nel deserto, e chi non ha mai praticato sport in vita propria”, premette a Gazzetta Active il dottor Alberto Maria Lanzone, cardiologo e medico sportivo, responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia dell’Istituto Clinico San Rocco di Brescia.

SPORT OVER 50: L’ETÀ COME FATTORE DI RISCHIO —Sicuramente l’età incide a livello di rischio: “Chi è sempre stato un atleta più difficilmente avrà acquisito fattori di rischio voluttuari, come sovrappeso o obesità o fumo, ma alcuni fattori di rischio legati all’età possono manifestarsi. Mi riferisco all’ipertensione, al diabete e all’ipercolesterolemia, ad esempio, che sono legati anche alla predisposizione familiare. Di certo, poi, questi rischi aumentano in coloro che, invece, non hanno fatto una vita sportiva, magari sono sovrappeso o fumatori importanti”, chiarisce il dottor Lanzone.

QUALI ESAMI FARE PRIMA DI FARE SPORT DOPO I 50 ANNI —Proprio per questi motivi è ancor più importante sottoporsi ad adeguati controlli medici prima di mettersi a fare sport dopo una certa età. “Nel caso di over 50 che fanno sport ad elevato impegno cardiovascolare consiglio di sottoporsi ad una angio Tac coronarica, una sorta di coronarografia non invasiva, che ha un altissimo valore predittivo negativo: se le coronarie sono sane, libere e pulite il rischio infartuale è quasi assente. Con questo esame ad oggi possiamo dare la tranquillità al soggetto che desidera fare sport in condizioni estreme (tipo Desert Marathon o Skyrunning oppure Haute Route Dolomiti etc), o di elevato impegno cardiovascolare (tipo Triathlon)”, spiega il cardiologo. Ma anche nel caso di sport di impatto minore, come una semplice corsa, è importante un controllo medico: “Ci si deve sottoporre non solo ad una visita medico-sportiva, ma anche ad un elettrocardiogramma sotto sforzo“.

SPORT E SOVRAPPESO —Se dagli accertamenti non risultano anomalie si può fare sport serenamente, ricordando però che non tutti gli sport sono uguali, soprattutto se si è sovrappeso… “Se una persona è sovrappeso sarà bene che eviti la corsa, che determina un sovraccarico articolare a livello delle anche, delle ginocchia, delle caviglie e della schiena. Molto meglio sport aerobici come il nuoto, il canottaggio, ciclismo o il nordic walking, che non creano un sovraccarico articolare generale. Ma è bene ricordare che il sovrappeso non si cura tanto con l’attività fisica quanto con la dieta: solo una volta innescata la perdita di peso l’attività fisica si rivela utile. Finché si hanno problemi di peso anche uno sport più leggero come il golf può andare bene: permette di passare molte ore all’aria aperta, camminando, ma senza un impatto importante a livello articolare”.

GLI SPORT MIGLIORI PER LA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE DOPO I 50 ANNI

Nel caso di sportivi over 50 senza problemi di peso (o di pregressi problemi articolari), anche la scelta dello sport utile per la prevenzione cardiovascolare è più ampia: “Purché si tratti di un’attività fisica continuativa tutto ciò che è aerobico è utile: anche lunghe passeggiate all’aria aperta o un semplice jogging, senza arrivare alla corsa, o ancora il ciclismo, il tennis, il nordic walking, lo sci di fondo. Ma gli sport più completi dal punto di vista cardiovascolare per gli over 50 sono il nuoto e il canottaggio, che permettono uno sviluppo aerobico e, nel contempo, un importante potenziamento muscolare”, suggerisce il dottor Lanzone.

 

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