giovedì 16 settembre 2021

MUSCOLI

FUNZIONI, PROPRIETA' E TIPOLOGIE

di Maria Elena Perrero (fonte Gazzetta dello Sport)

Sono dei veri e propri tessuti composti da fibre, quasi come fossimo bambole di pezza, e sono alla base di ogni nostro movimento ma non solo, della nostra stessa esistenza: i muscoli sono infatti quegli organi che ci permettono di vivere, di respirare e di pompare il sangue necessario al funzionamento del cuore, che altro non è che un muscolo, appunto. Già solo così è facile comprendere quante funzioni fondamentali svolgano questi organi. “I muscoli vengono spesso identificati con la loro funzione motoria, ma ne hanno anche molte altre”, ricorda a Gazzetta Active il dottor Roberto Pozzoni, chirurgo ortopedico e medico dello sport, responsabile del Centro di Traumatologia dello Sport dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e consulente ortopedico dell’A.C. Milan.

LE FUNZIONI DEI MUSCOLI —Se la funzione motoria è quella più immediatamente intuibile dei muscoli, un’altra funzione importantissima è quella antigravitaria, che ci permette di stare in posizione eretta nonostante la forza di gravità: “I muscoli antigravitari consentono di mantenerci in equilibrio in una posizione ortostatica. La nostra postura bipodalica, del resto, è piuttosto recente. Tra i muscoli che assolvono questa funzione troviamo la muscolatura glutea, in particolare il medio e grande gluteo, la muscolatura del bacino e tutta la muscolatura degli arti inferiori. I muscoli, inoltre, fungono da una sorta di cuscinetto per ammortizzare eventuali cadute o contatti, proteggendo così ossa e articolazioni. Il muscolo, poi, alleggerisce i carichi di forza: una buona tonicità muscolare previene l’insorgenza di patologie degenerative a carico delle articolazioni, riducendo il carico di forza sulle articolazioni stesse”, aggiunge il dottor Pozzoni.

MUSCOLI VOLONTARI E INVOLONTARI —Ma i muscoli presiedono anche ai processi digestivi, alla minzione, alla peristalsi intestinale ed alla respirazione: “In questi processi sono coinvolti in particolare i muscoli involontari. I muscoli, infatti, si suddividono in varie tipologie. Una delle più importanti distinzioni è quella tra volontari (striati o rossi) e involontari (lisci o bianchi). Il cuore, così come i muscoli mimici del viso, ma anche quelli dell’intestino, sono involontari. Come dice la parola stessa, noi non possiamo controllarli, o meglio, possiamo controllarli solo in parte, ma certo non possiamo interromperne volontariamente l’azione. Il diaframma, ad esempio, può essere allenato per migliorare la respirazione, ma non possiamo smettere volontariamente di respirare. Anche lo stomaco ha bisogno dei muscoli per i processi digestivi, ma sono muscoli sui quali noi non abbiamo alcun controllo”, aggiunge l’ortopedico.

MUSCOLI AGONISTI E ANTAGONISTI —Un’ulteriore distinzione è quella tra muscoli agonisti e antagonisti: “Quelli che compiono la stessa azione vengono chiamati agonisti o sinergici, mentre quelli che si oppongono all’azione di altri muscoli sono detti antagonisti. Tra questi ultimi troviamo appunto i muscoli antigravitari, che lavorano nel tentativo di opporsi ai disequilibri dettati dalla forza di gravità. Sono tutti muscoli antagonisti delle articolazioni. Il gastrocnemio, ad esempio, è un muscolo della parte posteriore della gamba che lavora moltissimo per opporsi alla gravità e quindi per consentirci di stare eretti, in equilibrio”, spiega il dottor Pozzoni.

COME ALLENARLI E TONIFICARLI —Per avere una muscolatura tonica sono fondamentali alimentazione e allenamento: “Un muscolo per funzionare ha bisogno di essere nutrito, e si nutre di glicogeno e ossigeno, che innescano il processo di contrazione. Tanto più lavoriamo intensamente sul muscolo tanto più si può andare incontro alla fatica muscolare, perché il muscolo non è più in grado di usare in maniera corretta l’apporto nutritivo. Un muscolo affaticato non riesce più a rendere quanto dovrebbe, e riduce così la propria capacità contrattile”, aggiunge il chirurgo. Ma oltre al nutrimento è bene allenare il muscolo: “Lo si fa con lo sport, sia di forza sia di resistenza, anche se una contrazione concentrica è forse quella che dà il massimo del volume muscolare. Ma poi sul muscolo è utile lavorare anche in allungamento, in forma eccentrica, per contrastare l’accorciamento dato dalla contrazione muscolare concentrica. Bisogna alternare queste due tipologie di esercizi, ricordando che un muscolo ben allungato è un muscolo che ha minori possibilità di andare incontro a lesioni, contratture, distrazioni e strappi”, sottolinea il dottor Pozzoni.

 

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