di Massimo Brizzi (fonte Gazzetta dello Sport)
Finalmente Pecco. Il GP di Aragon battezza il primo successo in MotoGP di Francesco Bagnaia, che trova la quadratura del cerchio piegando Marc Marquez e resistendogli dopo un duello straordinario negli ultimi giri. Per il suo ingresso nell'alta società Bagnaia sceglie il modo migliore dopo tante occasioni sfumate per errori, circostanze o problemi di gomme: una lotta ai ferri corti con il numero 1 della specialità, Marc Marquez. Lo spagnolo sulla pista di casa, sinistrorsa come lui gradisce, gli rende la vita difficile per tutta la gara, prima tallonandolo, poi cercando in tutti i modi, leciti, di passarlo. Non ci è riuscito perché la lucidità e la bravura di Bagnaia, unitamente a una Ducati che gli garantiva uno spunto in più sui rettifili, hanno avuto la meglio. Vincere così il primo GP in top class, vale doppio: iniezione ulteriore di fiducia per un pilota cui, forse, serviva solo il primo successo per aprire definitivamente le ali verso la gloria.
PRIMO INSEGUITORE—A completare il podio Joan Mir, 3° con la Suzuki, ma mai davvero incisivo e non più primo inseguitore di Quartararo nel mondiale. Al secondo posto in classifica c'è ora Bagnaia, che ha regalato all'Italia la vittoria numero 250 in top class: il suo distacco è di 53 da un Fabio Quartararo incappato in una giornata difficile su una pista per sua ammissione non congeniale. Solo 8° il francese della Yamaha, alle spalle di Binder, dopo una gara di grande sofferenza. Patimenti anche per Maverick Viñales, che battezza la sua prima gara sull'Aprilia solo con un 18° posto, e Valentino Rossi, mestamente alle sue spalle.
APRILIA E BASTIANINI OK—A proposito di Aprilia: il trend positivo dopo il podio di Silverstone prosegue, con un bel 4° posto di sostanza di Aleix Espargaro davanti alla Ducati di Jack Miller. Applausi, restando in salsa tricolore, per Enea Bastianini: con la 'vecchia' Ducati Avintia è straordinario 6° dopo un week end di grande spessore e qualche duello di gran qualità.