mercoledì 8 settembre 2021

JAMIE LEE CURTIS

IL MONDO DELLA DIVA

di Cristina Piccinotti (fonte Gazzetta dello Sport)

Dalla critica il parere è unanime: meritatissimo il Leone d'oro alla carriera assegnato a Jamie Lee Curtis, oggi indiscussa protagonista alla 78esima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Un premio che va a coronare quattro decenni di successi. O, più semplicemente, un atto dovuto, visto che a 62 anni compiuti è un'attrice super richiesta e apprezzata. "Mi sembra impossibile di essere stata così a lungo nel mondo del cinema da ricevere un riconoscimento alla carriera", ha detto non senza ironia la Curtis. Che al Lido presenta, sempre oggi, anche un’anteprima assoluta (fuori concorso): è il sequel di Halloween Kills, il capitolo due del celebre Halloween - La notte delle streghe, la pellicola che nel 1978 la lanciò nel mondo del cinema horror, facendole guadagnare il titolo di Scream Queen. Si diceva, la Regina dell’urlo. Ma non solo. La Curtis fu soprannominata anche The Body per il suo corpo scolpito e seducente. E basta fare un salto nei mitici anni Ottanta per averne la prova.

Nel film Perfect, del 1985, al fianco di un giovanissimo John Travolta, vestiva i panni di Jessie, una super sexy e allenata istruttrice di aerobica, occupata a tempo pieno in una palestra. Nel corso delle sue lezioni di fitness, in una sala straripante di allievi intenti a dimenarsi e a sudare imitando le sue movenze, la Curtis salta e balla agilmente stretta nei suoi leggings aderenti e body sgambati coloratissimi che ne delineavano la silhoutte pressoché perfetta. Gambe chilometriche, un corpo slanciato e longilineo, muscoli forti, elastici e flessibili: nei frame consumati dal tempo, la Curtis è un vero concentrato di vitalità ed energia pura… tutte qualità che non lasciano certo indifferente Adam (John Travolta), un giornalista sempre in cerca di scoop che finirà inevitabilmente per innamorarsi di lei.

LA TOSSICODIPENDENZA—Con il passare del tempo, la Curtis ha cambiato radicalmente il suo punto di vista rispetto ai canoni di bellezza e di perfezione fisica imposti da Hollywood e dalla società. In quarant’anni di carriera, caratterizzati da grandi successi e da qualche difficoltà, ha provato sulla sua pelle le conseguenze e i pericoli che possono scaturire dalla ricerca continua di una bellezza e perfezione irraggiungibili. Ha combattuto, infatti, contro la dipendenza da oppiacei. Ha iniziato a farne uso nel 1989 dopo un’operazione di chirurgia plastica agli occhi. Per oltre un decennio ha cercato di procurarsi questa droga in ogni modo, arrivando perfino a rubarli ad amici e parenti. "Nessuno lo sapeva. Mi vergognavo troppo", aveva confessato in un’intervista. “Ad un certo punto, però, anche grazie all’intervento di mia sorella Kelly sono riuscita a disintossicarsi. Diversamente, ora sarei già morta".

LA BELLEZZA OGGI PER JAMIE LEE CURTIS—Dall’esperienza vissuta in prima persona viene la contrarietà della Curtis per la chirurgia plastica e la condanna all'abuso che ne fanno, in particolare, gli attori, i cantanti e le star dello spettacolo, spesso presi a modello dalle persone. "Ho fatto di tutto nella mia vita” aveva confessato l'attrice sempre in un’intervista, “dai piccoli interventi di chirurgia alla liposuzione, comprese le iniezioni di Botox. E il risultato? Non funzionano!”. E poi ha aggiunto: “Più mi piaccio, meno voglio pretendere di essere un'altra persona". Nasce anche da qui la sua scelta, all’età di 43 anni, di farsi riprendere dalla rivista americana More solo con reggiseno sportivo e slip, senza trucco, con una semplice acconciatura e, soprattutto, senza ritocchi. Sotto la foto, il titolo True Thighs, cioè cosce vere (un gioco di parole sul suo celebre film True Lies), per dire che forse il suo aspetto non risponde più allo stereotipo della bellezza, ma lei si sente più vera. E chiara ed esplicita fu anche la sua dichiarazione: «La bellezza eterna è un falso mito, ho cosce e pancia molli».

LA CARRIERA—E senza ritocchi, nature, sorridente e sprizzante di gioia ha sfilato oggi sul red carpet, diretta a ritirare l’ambito e meritato premio alla sua carriera. Lunga e ricca di così tanti successi che ricapitolarli tutti è praticamente impossibile. Solo per citare alcuni, Una poltrona per due, True Lies, Un pesce di nome Wanda, Papà ho trovato un amico, Virus, Quel pazzo venerdì. E ancora, dal più recente Cena con delitto alle serie tv Anything but love (con cui ha vinto il primo Golden Globe come miglior attrice nel 1990), NCIS- Unità anticrimine (in cui era la Dr Samantha Ryan) e New Girl, dove vestiva i panni di Joan Day.

 

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