di Gabriella Mancini (fonte Gazzetta dello Sport)
Marco Bocci torna in tv, questa sera (giovedì) su Rai 1 nella fiction “Fino all’ultimo battito”, in cui interpreta un cardiochirurgo, un uomo combattuto tra etica e sentimenti. L’attore umbro, noto per il ruolo di Nicola Scialoja nella serie “Romanzo criminale”, è un grande appassionato di sport tant’è che ha partecipato alla Partita del Cuore con la Nazionale Cantanti. “Sono meglio come portiere che come cantante”, aveva detto, e si era piazzato tra i pali all’Allianz Stadium, coronando il suo sogno di bambino, visto che aveva giocato fino a 18 anni nel Marsciano. “Non solo calcio, ho praticato di tutto: basket, pallavolo, corse in auto, una passione che ho ereditato da mio padre”.
E oggi ha conosciuto qualche disciplina nuova?
"Ho provato il windfoil, un’evoluzione del windsurf, ma… mi sono infortunato e ho dovuto camminare con le stampelle. Penso che a una certa età (ride, ndr) bisogna stare attenti e basarsi sempre su una buona preparazione, soprattutto se ci si dedica a un’attività diversa. Naturalmente continuerò a muovermi e a seguire le corse, a cominciare dalla F.1”.
Come ha vissuto i successi degli azzurri in Europa e all’Olimpiade?
“Con una fantastica condivisione, lo sport è di tutti, unisce, crea rapporti, è molto importante nella società”.
Chi è Diego Mancini, il personaggio che interpreta nella fiction?
“Un cardiochirurgo irreprensibile che pur di salvare il figlio, gravemente malato, commette un atto impensabile. È una serie coraggiosa, che si basa sul dubbio, la sceneggiatura mi ha incollato”.