Si è presentato davanti scuola e, non potendo entrare in classe, si è messo a fare lezione all’aperto intrecciando un cesto di vimini. Questa è la singolare protesta di Matteo Barale, insegnante di Topografia 52enne dell’istituto per geometri Virgilio, tra i primi docenti della provincia di Cuneo ad essere stato sospeso perché per cinque giorni si è presentato a scuola senza Green pass e senza risultato del tampone. Dopo 33 anni di servizio, resterà fino a fine anno senza stipendio e senza la possibilità di insegnare o entrare a scuola. “Il lasciapassare è una discriminazione, un ricatto sociale per far parte di un sistema che non ci appartiene, rappresenta il declino della società e una sottomissione ad una sorta di regime. Io sono sospeso, non mi è stato permesso lavorare”, ha affermato il docente.