di Antonella Lobraico
Goloso e altamente delizioso, il cioccolato è amato proprio da tutti ed è difficile resistere alle sue note aromatiche. Ideale come spuntino da concedersi di tanto in tanto (un quadratino è sufficiente), sa farsi apprezzare anche sotto forma di cioccolata calda, di crema pasticcera o all’interno di qualsivoglia preparazione dolce. In più, oltre ad appagare il palato e il cuore, questo alimento apporta anche non pochi benefici alla nostra salute. Tuttavia, ci sono diverse tipologie di cioccolato e quando si tratta di linea, è bene scegliere con attenzione quello che fa per sé. Con l’aiuto della Dottoressa Gloria Rossetto, Biologo Nutrizionista, andiamo alla scoperta delle proprietà e dei benefici del cioccolato.
Tipologie di cioccolato
«Secondo la normativa, il termine cioccolato definisce “un prodotto ottenuto da prodotti di cacao e zuccheri che presenta un tenore minimo di sostanza secca totale di cacao del 35%, di cui non meno del 18% di burro di cacao e non meno del 14 % di cacao secco sgrassato”.
Come ben sappiamo ne esistono diverse tipologie, le più comuni sono:
cioccolato bianco; cioccolato al latte; cioccolato fondente.
Nel cioccolato bianco non è presente cacao, ma solo burro di cacao, latte e zuccheri in elevata percentuale.
Invece, per potersi definire fondente, il cioccolato deve contenere almeno una percentuale del 43% di cacao e del 28% quanto a burro di cacao. In quello extrafondente la percentuale minima di cacao dovrà essere invece del 75%, in quello extra-amaro la pasta di cacao dovrà essere presente in una percentuale compresa tra l’85% e il 90%. Il cioccolato deve le sue proprietà al contenuto in cacao, pertanto ha senso far riferimento al cioccolato fondente (meglio se extra). Il cioccolato bianco e quello al latte, per l’utilizzo di altri ingredienti, contengono una percentuale nettamente inferiore di cacao», spiega la dottoressa.
Componenti nutrizionali
«La fava di cacao è ricca di componenti di interesse nutrizionale come:
grassi; steroli; fibre; minerali (magnesio, zinco, selenio, rame, potassio e ferro sono quelli più rappresentati); vitamine (specie quelle del gruppo B); aminoacidi (come il triptofano precursore della serotonina); metilxantine (teobromina e, in minor quantità, caffeina); peptidi; polifenoli, sono abbondanti all’origine, anche se la lavorazione ne modifica il contenuto e, di conseguenza, l’impatto nutrizionale».
Proprietà
In virtù della sua ricca componente nutrizionale, il cioccolato è:
un’importante fonte energetica (una porzione di circa 30g fornisce in media 160Kcal);
fornisce antiossidanti all’organismo;
aiuta a migliorare il flusso sanguigno nelle arterie;
diminuisce i fattori di rischio legati all’insorgere di malattie cardiache.
Come tutti gli alimenti però è importante consumare il cioccolato in dosi non eccessive. Per apprezzarlo a pieno ed evitare che l’ago della bilancia vada troppo in là, meglio non esagerare. Piuttosto, è preferibile inserirlo nel proprio regime alimentare tenendo conto del fabbisogno energetico giornaliero e dello stile di vita seguito.
Benefici
«La ricerca più recente sul rapporto tra assunzione di cacao e prodotti derivati, benessere e salute si è focalizzata proprio sul ruolo dei flavanoli, molecole di origine vegetale presenti anche in frutta, verdura, olio extravergine di oliva, semi, spezie, erbe aromatiche, tè, caffè. A queste molecole si attribuiscono diversi effetti protettivi per la salute legati a una significativa riduzione del rischio di malattie croniche non trasmissibili. Nello specifico, i flavanoli del cacao sono in grado di proteggere in tutti i distretti l’elasticità e la funzione endoteliale vasale, che influenza la corretta distribuzione di sangue nell’organismo. Una proprietà riconosciuta anche dall’Autorità europea per la sicurezza degli alimenti (EFSA). Tale effetto protettivo è associato all’assunzione di livelli elevati di flavanoli del cacao. Il contenuto elevato in grassi e zuccheri rende il cioccolato un alimento dall’alta densità energetica. Invece, la presenza di sostanze nervine, la cui assunzione ha un effetto tonico e stimolante sul sistema nervoso, come teobromina e caffeina, rende il cioccolato un alimento dalle proprietà energizzanti. Nonostante il burro di cacao, lipide caratteristico del cioccolato, sia composto in buona parte anche da acidi grassi saturi, questo grasso non sembra avere effetti negativi significativi sul profilo lipidico (in particolare sul colesterolo “cattivo”, ovvero LDL), in quanto l’acido stearico, che rappresenta circa un terzo dei lipidi del cacao, viene rapidamente desaturato dall’organismo in acido oleico», continua l’esperta.
Quanto mangiarne?
«Secondo le nostre linee guida il consumo di alimenti dolci, cioccolato incluso, dovrebbe essere occasionale, proprio perché l’elevata densità energetica che li caratterizza può contribuire all’aumento ponderale e al rischio sovrappeso, obesità e malattie croniche. Salvo patologie e disturbi specifici che ne impongono una limitazione nel consumo, da alcuni recenti studi sembrerebbe che l’azione protettiva del cioccolato fondente (specie per insufficienza cardiaca e diabete mellito di tipo 2) sia legata a un’assunzione giornaliera di circa 10 g, sufficiente a sfruttare i benefici legati ai flavoni del cacao, senza che l’impatto calorico sia eccessivo. Chiaramente il tutto nel rispetto di una dieta nel complesso varia e bilanciata», precisa la dottoressa Rossetto.
Fa ingrassare?
«Nessun alimento fa di per sé ingrassare. Si ingrassa solo se le entrate energetiche (rappresentate dal cibo e dalle bevande che assumiamo), sono maggiori delle uscite (rappresentate principalmente dal nostro metabolismo a riposo e dalla attività fisica che svolgiamo). Senz’altro ci sono alimenti che, per una maggiore densità energetica, sono più portati a farci aumentare di peso, ma tutto dipende dalle dosi e dalle frequenze di consumo. Quindi, no, il cioccolato di per sé non fa ingrassare, dipende da quanto ne consumiamo in relazione alla nostra alimentazione generale e al nostro fabbisogno», conclude l’esperta. In generale quindi, il cioccolato è un toccasana per il benessere dell’organismo a patto di consumarlo in dosi adeguate.