di Eugenio Spagnuolo (fonte Gazzetta dello Sport)
125 anni, se non 130! Tanto potremo arrivare a vivere entro il 2100. A dirlo è un nuovo studio sulla longevità, realizzato dall’Università di Washington e basato sui dati dei supercentenari di 10 Paesi europei, Canada, Giappone e Stati Uniti. Una buona notizia, anche se a onor del vero, entrare nel club delle persone più longeve del mondo non sarà affatto facile. Le centoventi e passa candeline sulla torta saranno un traguardo per pochi, pochissimi. E chi volesse raggiungerlo deve assimilare una serie di sane abitudini: undici, per l’esattezza, dalla dieta al… Sesso. Ma andiamo con ordine.
LONGEVITÀ: VIVERE FINO A 125 ANNI ENTRO IL 2100 —Gli scienziati usando sofisticati calcoli statistici sono riusciti a prevedere che l’attuale record mondiale di 122 anni quasi certamente sarà battuto e alcuni individui potrebbero arrivare a vivere tra 125 e 132 anni. Quanti? Questo lo studio, pubblicato su Demographic Research, non lo dice. Ma la sola presenza di pochi super-centenari in una società è indice di una maggiore longevità di tutta la popolazione. La domanda a questo punto è: come possiamo aumentare la nostra aspettativa di vita e sperare di vivere più di 120 anni?
ZONE BLU: DOVE SI VIVE PIÙ A LUNGO IN ITALIA E NEL MONDO —Qualche anno fa sono stati individuati una manciata di posti nel mondo dove la dieta, lo stile di vita e fattori sociali hanno prodotto incredibili risultati dal punto di vista della longevità dei loro abitanti. Si definiscono zone blu e includono la Sardegna, dove ci sono diverse aree in cui la speranza di vita è notevolmente più alta rispetto alla media, soprattutto nella provincia di Nuoro (ma non solo). Altre famose zone blu nel mondo sono Ikaria in Grecia, Okinawa in Giappone, Nicoya in Costa Rica e Loma Linda in California.
LONGEVITÀ: 11 COSE DA FARE PER VIVERE PIÙ A LUNGO —Dan Buettner, l’esploratore che ha scoperto le zone blu, ha lavorato anni per codificare cosa hanno in comune i centenari delle zone blu: un elenco è stato pubblicato dal Washington Post: 11 abitudini che accomunano gli abitanti ultra-90enni delle zone blu, dalla dieta al… Sesso. Eccolo:
Tanto riposo
Tutti i centenari dormono le ore previste, segno che il sonno è uno dei fattori da non trascurare quando si parla di salute.
Fare ricorso a tè e tisane a base di erbe (locali) di cui sono noti i benefici
Pochissimo zucchero, farina bianca o carne.
Dieta mediterranea e longevità
Olio d’oliva, latte di capra, verdure selvatiche, vino e caffè sono tutti alimenti che hanno dimostrato di avere diversi benefici per la salute. E sono tutti presenti enlla nostra dieta mediterranea.
Evitare il cibo trasformato
Nelle zone blu in tavola ci finiscono soprattutto alimenti di produzione locale, provenienti da orti e coltivazioni dove, tra l’altro, è molto bassa la presenza di pesticidi.
Pisolini regolari e longevità
Gli studiosi ritengono che riposare il pomeriggio comporterebbe la riduzione del 37% del rischio di malattie cardiache coronariche e dunque una maggiore aspettativa di vita.
Sesso sano anche dopo i 65 anni
Secondo uno studio condotto a Ikaria, l’80% degli uomini tra i 65 e i 100 anni farebbe sesso regolarmente, e il 25% di essi ne è particolarmente soddisfatto. Segno che anche un rapporto sereno con la sessualità nella terza età potrebbe contribuire alla longevità.
Restare impegnati e coinvolti
Questo si è dimostrato vero soprattutto in Sardegna, dove gli studiosi hanno riscontrato un forte senso di comunità e di partecipazione alla vita sociale della popolazione anziana.
Esercizio fisico
Non poteva certo mancare il moto: soprattutto nelle isole, dove gli ultra 90enni si muovono tanto a piedi e non smettono di fare attività fisica, come per esempio il giardinaggio (compatibilmente con le proprie possibilità).
Poco stress e longevità
Alla riduzione dello stress contribuiscono il senso di comunità, molto forte nelle zone blu, e poca cura del tempo che passa: la fretta e l’ansia non sembrano appartenere alle persone longeve.
Lasciare che le sane abitudini si rafforzino l’una con l’altra
Secondo gli scienziati, basta adottare alcune delle abitudini sane di quest’elenco per aderire in modo spontaneo anche alle altre: riposare di più per esempio può contribuire a ridurre lo stress così come un’alimentazione sana ha effetto sulla capacità di mantenersi attivi e viceversa. Insomma, per vivere di più (e meglio) basta cominciare a cambiare qualche abitudine, seguendo l’esempio dei centenari delle zone blu. Il resto vien da sé… DNA permettendo.