martedì 31 agosto 2021

INTERVISTA A FILIPPO MAGNINI

IL VALORE DEL TEMPO

(tratto da Libero mail)

Breil si prepara ad affrontare i prossimi mesi supportato da quattro ambassador d’eccezione, ognuno caratterizzato da valori ben precisi, differenti e condivisi con il marchio, ma uniti dal comune denominatore dell’autenticità. Tra loro troviamo Leonardo Bonucci, già annunciato in occasione dell’inizio dei Campionati UEFA Euro 2020, Lodovica Comello, dinamica, spontanea e coraggiosa, e Giulia Salemi, dirompente e determinata, testimonianza perfetta dell’ecletticità femminile. L’affinità elettiva tra il marchio e i propri ambassador è scattata  anche con un altro personaggio dello sport: Filippo Magnini, campione che continua a macinare vasche, ma che ha anche trovato nella famiglia e negli affetti la naturale evoluzione dei propri valori e delle proprie passioni. Proprio con lui abbiamo parlato del valore del tempo e di come riesce a coniugare lo stile sportivo a quello più glamour.

I prossimi mesi ti vedranno impegnato come ambassador del marchio Breil, in un progetto che ha come denominatore comune l’autenticità. Che significato ha per te questo valore, nello sport come nella vita?

Lo sport è verità. Nello sport i risultati degli atleti sono autentici e sono frutto di anni di grandi sacrifici allenamenti e rinunce. Lo sport è pulito e trasparente come l’acqua che mi ha accompagnato per tutta la vita. Nello sport come nella vita bisogna essere autentici. Bisogna mantenersi fedeli a se stessi per essere felici.

Sei sempre riuscito a coniugare al meglio uno stile sportivo con un approccio più glamour: qual è il tuo segreto?

Vivendo spesso in tuta per comodità sportiva quando esco mi piace essere più curato e ricercato nel vestirmi, o nell’indossare un gioiello, un orologio o qualcosa di particolare che caratterizzi il mio look.

Nel 2005 a Montreal hai segnato il record italiano nei 100 stile libero, arrivando a pochi centesimi dal record mondiale. Che valore ha il tempo per un campione come Filippo Magnini?

La mia vita è stata scandita dai secondi. I più importanti sono stati i miei 48 secondi e 12 centesimi, il tempo con cui vinsi il mio primo mondiale. Il tempo è importante per uno sportivo perché deve sempre sperare di migliorare o abbassare i propri record; ma è fondamentale anche per le persone che non sono impegnate in gare o a rincorrere performance agonistiche. Quindi il mio consiglio è quello di usarlo al meglio e di farne tesoro. ​

 

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