L’Italia è piena di bellezza in ogni angolo. Da qualsiasi parte si volge lo sguardo è facile rimanere incantati dalle meraviglie del nostro Paese. Accade ovviamente anche nella città di Genova. Passeggiando per via XX Settembre, nel cuore della città ligure, è impossibile non notare i magnifici palazzi sui lati delle strade, così signorili e così belli grazie anche alle decorazioni che li adornano. Spesso però, nella fretta delle nostre vite quotidiane così frenetiche, non ci soffermiamo molto a notare alcuni particolari che invece meritano attenzione. Per esempio, come riporta Genovatoday.it, forse non tutti sanno che più o meno di fronte al Mercato Orientale c’è il “Palazzo dei Giganti“. Non è difficile vederlo, basta solo alzare un poco lo sguardo per accorgersi che è caratterizzato dalle sculture di otto giganti divisi in quattro coppie che sorreggono il palazzo.
Il Palazzo dei Giganti è stato costruito a fine ‘800, ed è senza dubbio uno dei più particolari della strada: gli autori del palazzo sono stati l’architetto Dario Carbone e l’ingegner Carlo Fuselli, con le sculture di Vincenzo Michelangelo Sansebastiano. Come fa sapere Aldo Padovano ne “Il giro di Genova in 501 luoghi” (Newton Compton), la particolarità di questo palazzo è che per la prima volta a Genova venne utilizzato in un edificio ad appartamenti del cemento armato nel getto dei solai. Il palazzo è davvero maestoso: all’interno c’è un porticato che è collegato con un grande salone da una scala in marmo e un corrimano con un’artistica lavorazione in ghisa. Ma chi è nel dettaglio l’autore delle quattro coppie di giganti che sostengono le semicolonne corinzie? Si tratta di Vincenzo Michelangelo Sebastiano, che era figlio di un pittore decoratore di Novi Ligure. Lo scultore studiò all’Accademia Lingustica di Belle Arti di Genova e poi a Firenze. Tra alcune delle sue opere si annoverano anche alcuni sepolcri nel cimitero monumentale di Staglieno.