di Davide Chinellato (fonte Gazzetta dello Sport)
Quanto è bella questa Italia. Vero, contro l’Australia arriva la prima sconfitta di questa spedizione a Tokyo, 86-83. Ma gli azzurri confermano di essere una squadra vera, mettendo in difficoltà per tutta la partita i Boomers candidati alla medaglia d’oro. L’Italia conferma non solo di avere la sfrontatezza che serve in tornei così, ma anche il talento: Sacchetti ha a disposizione mille armi di un gruppo solido in cui tutti possono dare una mano. L’Australia per vincere ha fatto valere fisico e talento, ma agli azzurri resta una buona prestazione su cui costruire fiducia per l’ultima partita del girone, quella di sabato contro la Nigeria che assegnerà i posti nei quarti, dove l’Italia merita di stare.
LE CHIAVI —Difesa e cuore sono le armi migliori degli azzurri. E due giovani, Simone Fontecchio e Nico Mannion. Il nuovo acquisto del Baskonia per la seconda partita consecutiva è il top scorer degli azzurri con 22 punti. Nel primo tempo è una furia scatenata che affonda nella difesa australiana, nella ripresa si vede meno ma quando serve fa comunque male. Mannion (21 punti e 7 assist), a cui Sacchetti inizialmente preferisce Spissu (visto nei primi 5’, poi sparito), tira fuori quella personalità che non gli è mai mancata: con lui in campo è un’altra Italia, anche nel finale quando l’allievo di Steph Curry tiene disperatamente gli azzurri in partita. Con Danilo Gallinari stranamente sottotono e Nicolò Melli che cala alla distanza, pur giocando un’ottima partita in difesa, Sacchetti pesca nella grinta sotto canestro di Achille Polonara (12 punti e 6 rimbalzi), non perfetto ma comunque utile, nei canestri di Ricci, nella grinta di Tonut. L’Australia è ancora un gradino superiore e vince a rimbalzo (44-30 Boomers, che ne prendono 16 offensivi): Mills (16 punti, 6 rimbalzi, 5 assist) quando capisce che non è la sua giornata migliore si mette ad innescare i lunghi e risolve la partita. I Boomers hanno talento, profondità e stazza per andare davvero a caccia dell’oro. Il fatto che l’Italia abbia giocato alla pari praticamente per tutta la gara è una nota di merito enorme. Una da trasformare in altri passi avanti, che ci sono stati rispetto alla Germania.
LA PARTITA — Sacchetti inserisce Spissu in quintetto al posto di Mannion ma gli azzurri partono male, con Landale che a 2’42” dalla prima sirena manda l’Australia sul 21-15. L’Italia chiude il buco prima della sirena (25-25), poi Mannion apre il secondo quarto con 5 punti di fila per il 30-25 azzurro. L’Australia è in difficoltà contro la difesa azzurra, ma resta incollata e il tabellone al momento di rientrare negli spogliatoi dice 45-44 Italia, un vantaggio minimo ma assolutamente meritato. Mannion con un super avvio di ripresa lancia l’Italia sul 50-44, ma l’Australia reagisce con un devastante parziale di 12-0, ispirato da Mills e finalizzato da una batteria di lunghi fisici (Baynes e Landale su tutti) che fanno male agli azzurri. La squadra di Sacchetti è bravissima a non cedere e torna a contatto con Fontecchio. L’ultimo quarto inizia coi Boomers avanti 65-62 e Michele Vitali che pareggia da 3. L’Australia però risponde con un parziale di 10-2 che Landale chiude con la tripla del 75-67 con 4’35” da giocare. L’Italia non affonda: Fontecchio prima e soprattutto Mannion poi provano a rendere imprevedibile il finale, ma i Boomers non cedono e si prendono la vittoria.