LA FORMICA
di Luisa Cataldi
Ringrazio Sonny @non_solo_sport_ che mi ha coinvolto con grande generosità nel suo blog www.nonsolosport.org.
Immagine da Flikr.
#raccontobreve #luisacataldi
Si era avventurato su strade più volte battute, con una valigia mezza vuota perché a lui servivano solo poche cose, quelle che gli avrebbero dato la certezza di portare tutto a termine nel lasso di tempo da lui calendarizzato. Io lo osservavo mentre manovrava il volante: era molto concentrato, non credo sul tragitto, probabilmente percorso ricorrendo alla memoria del suo subconscio, bensì sui progetti a cui avrebbe dovuto mettere mano al più presto. I suoi occhi oscillavano come quelli di chi ha davanti una lunga lista e la scorre dall'alto al basso per fissarne la sequenza e i relativi compiti.
Ad un certo punto, le sue iridi si sbarrarono nel vuoto ed egli freno' all'improvviso:
"Ah, ci sei!", disse, "Che spavento, pensavo di... Perdonami, amore, sono così oberato dal lavoro!". Sorrisi, era giunto su quel foglio fantasma al punto in cui aveva probabilmente annotato me e si era preoccupato di avermi accanto. Io, senza neppure aspettare, ero salita sulla sua simpatica vettura, certa che in qualche modo gli sarei venuta utile. Non nell'immediato, visto il suo stato di formica operosa e ligia al dovere, ma forse nella notte, quando avrebbe necessitato di un abbraccio, di ancorarsi nuovamente al suo albero maestro, per ricordare a se stesso che aveva bisogno anche e soprattutto di quello.