Come quando Roberto crossava e Gianluca segnava. Sono passati più di 30 anni ma i gemelli del gol di quella Sampdoria che arrivò a vincere lo scudetto sono sempre gli stessi: qualche capello grigio in più per Mancini e una malattia da combattere e distruggere per Vialli ma cambia poco. Tanto più che a Wembley tutti e due avevano dei conti in sospeso, per quella finale di Coppa Campioni del 20 maggio del 1992 persa ai supplementari per colpa dell’olandese del Barcellona Koeman. Tra le immagini più belle di Italia-Austria c’è proprio l’abbraccio emozionante tra Roberto e Gianluca.
Ad ogni gol Vialli con gli occhi spiritati andava a cercare il gemello di sempre per un abbraccio catartico quanto espressivo. Scene che hanno emozionato i tifosi come e più del successo sugli austriaci che vale i quarti di Euro2020.
I tifosi commossi per l’abbraccio Vialli-Mancini
Fioccano i commenti sui social: “Loro due sono tutto ciò che il calcio dovrebbe essere, amicizia, attaccamento alla maglia, passione per questo sport. Ho amato il calcio per loro due e anche oggi me lo fanno amare ancor di più” o anche: “Più della vittoria mi ha emozionato l’abbraccio di Vialli a Mancini” e ancora: “Un bel momento di amicizia sincera”. Non sono solo i fan doriani ad applaudire la coppia più bella di Wembley: “Vialli ad ogni gol andava a cercare l’amico della vita, speriamo di vedere quell’abbraccio anche l’11 luglio” o anche: “Credo che l’unità di questo gruppo nasce da quegli abbracci e da quella amicizia sincera. Due grandi amici, due grandi calciatori che hanno trasmesso tanto al gruppo” e ancora: “Sai cos’è la cosa bella? Che non hanno mai mollato… Questo trasmette adesso Gianluca Vialli…”. C’è chi scrive: “Ritrovarsi spalla a spalla dopo tanti anni e continuare ad abbracciarsi come fosse la prima volta” e poi: “In quel campo abbiamo pianto. Oggi ci abbracciamo. Siete e sarete sempre i nostri eroi” e infine: “Vedere Vialli esultare come un bambino al gol di Chiesa mi ha fatto commuovere… Per quello che rappresenta per il calcio Gianluca, per quello che sta passando e perché il calcio è bello quando è così, genuino e farfallone”.