di Silvia Audisio (fonte Gazzetta dello Sport)
È Jon Rahm il campione Us Open numero 121. Vince con 278 colpi, sei sotto il par (69-70-72-67) e torna numero uno al mondo. Il ventiseienne spagnolo ha ripreso il suo gioco dove lo aveva lasciato due settimane fa quando, in testa al Memorial Tournament con un margine di sei colpi, era stato costretto dal Covid al ritiro. "Ho mantenuto un atteggiamento positivo perché le cose belle arrivano, sapevo che dovevo esserci. Questo posto mi ricorda casa (Barrika, nei Paesi Baschi, ndr.) in un giorno d’estate, dove sono cresciuto; qui mi sento nel posto giusto, qui ho vinto il primo torneo del PGA Tour nel 2017", ha detto con in braccio il bimbo nato lo scorso 5 aprile. Non poteva essere più bello e combattuto il finale del torneo.
IL BUON GIORNO DAL MATTINO—Sulle diciotto buche del tracciato Sud di Torrey Pines Municipal (a La Jolla, San Diego) erano tanti i campioni in contention la mattina della domenica, venti giocatori in sei colpi e la sfida di un campo imprevedibile. Che, con un rough impossibile e bandiere estreme, ha dettato la sua legge fino in fondo e concesso la vittoria solo dopo l'ultimissimo colpo. Per Rham il buon giorno si è visto dal mattino. La buca uno ha detto molto del suo giro finale: lungo e preciso con il driver, aggressivo nel colpo al green con asta nascosta dietro al bunker, putt in buca. Parte con un birdie e alla due ripete tutto uguale. Alla tre invece recupera alla grande il par da una pessima posizione, perché è un bombardiere con le mani buone dei migliori spagnoli. Per questo attacca, vede solo le aste, nessun colpo in sicurezza. Poi alti e bassi (perde un colpo alla quattro), ma nessun putt imbucato nelle occasioni che seguono, anche quando la strada da fare comincia a essere corta. Centra invece la buca per fare la differenza nel finale, infilando due putt lunghi e storti alla 17 e 18 (dove aveva vinto con putt per l’eagle la sua prima gara). Dall'alto del suo -6 deve però aspettare il rientro di Louis Oosthuizen, il sudafricano che di Major ne ha vinto uno e sfiorati tanti, leader dalla buca 9 con -5. Gli serve un colpo almeno per il playoff. Invece, dopo tanta regolarità e precisione, fairway centrati e putt imbucati, quel colpo lo perde nelle ultime, drammatiche buche. Ed è secondo per la sesta volta (279, 67-71-70-71).