Come si prepara l’acqua di San Giovanni
Possiede virtù curative, giova alla salute, all’amore e porta fortuna e prosperità. Insomma, l’acqua di San Giovanni è un vero portento della natura e prepararla è davvero semplice. Il suo segreto è rinchiuso nell’incredibile forza e potenza dei fiori, ma deve essere preparata in uno specifico e unico momento dell’anno, ossia la notte del 23 giugno, che precede la nascita di San Giovanni Battista, da cui prende il nome. Questa è da sempre considerata una notte magica perché legata al solstizio d’estate che, oltre a segnare l’inizio della nuova bella stagione, rappresenta il giorno più lungo dell’anno in cui la natura giunge al massimo splendore.
È credenza popolare che durante la notte di San Giovanni cada la rugiada degli Dei, in grado di influenzare piante e fiori donando loro poteri unici, come la capacità di allontanare le malattie e le avversità, di proteggere i raccolti e di dare nuova linfa alla nostra vita amorosa. Il procedimento per preparare l’acqua di San Giovanni è piuttosto facile. Occorre raccogliere un mix di erbe e fiori spontanei, come lavanda, artemisia, malva, menta, fiori di iperico, rose, papaveri, camomilla e fiordalisi. Una volta calato il sole, i fiori e le erbe raccolti vanno messi in un recipiente pieno d’acqua e lasciati così all’esterno per tutta la notte del 23 giugno. In questo modo, secondo la leggenda, assorbiranno la rugiada miracolosa e, la mattina successiva, sarà sufficiente utilizzare l’acqua di San Giovanni per lavare mani e viso e acquisire con essa le sue proprietà uniche ed eccezionali.