La Polonia è pronta ad accogliere i turisti, e allenta la maglia delle misure anti-Covid. Al via le aperture di attività culturali, musei, servizi turistici e ristoranti. Ecco tutte le regole e le informazioni da sapere se si sta organizzando un viaggio in Polonia, terra da scoprire tra natura selvaggia e arte, influenzata nei secoli, con magnifiche città ferventi e giovani tutte da vivere.
Riaperture: le date
In Polonia si è registrato un decisivo calo dei nuovi contagi da coronavirus che ha portato alla riapertura, ormai da venti giorni, di alberghi e altre strutture ricettive per i turisti. Al fine di garantire la sicurezza, i servizi vengono erogati sotto l’osservazione attenta del sistema sanitario che limita la capacità massima di riempimento delle strutture al 50%. Dal 15 maggio sono ripartite tutte le attività legate alla ristorazione e alla gastronomia con servizio all’aperto, mentre dal 28 maggio sarà consentito anche il servizio all’interno dei bar, pub e ristoranti. Anche in questo caso verrà rispettata rigorosamente la capienza massima del 50% dei coperti disponibili. Sono state riaperte le attività culturali, come le gallerie d’arte e musei, e i parchi divertimento, con una capacità massima del 50%. Cinema e teatri per ora sono attivi solo con pubblico distanziato e all’aperto, ma dal 29 maggio sarà possibile tornare nelle platee anche al chiuso (sempre in regime sanitario di capienza al 50%). Da sottolineare che in Polonia, dal 15 maggio non vige più l’obbligo di portare le mascherine all’aperto. La mascherina rimane obbligatoria al chiuso, come ad esempio sui mezzi pubblici, nei musei e nei negozi.
Cosa fare per poter entrare in Polonia: le regole
Tutti i passeggeri che arrivano da paesi dell’Area Schengen dovranno essere sottoposti alla quarantena di 10 giorni, a meno che non presentino il risultato negativo del tampone –molecolare o antigenico- valido sia in lingua polacca o inglese ed effettuato non prima di 48 ore dal momento di attraversamento del confine. In caso un passeggero venga qualificato per la quarantena, può anche effettuare il test entro 48 ore dall’arrivo in Polonia, e il risultato negativo permetterà l’interruzione della quarantena. Tutti gli aeroporti delle principali città polacche sono dotati di postazioni per effettuare i test rapidi e molecolari. Per i passeggeri in arrivo da paesi fuori dall’Area Schengen la quarantena di 10 giorni è obbligatoria, ma è consentita l’esenzione in base a un test effettuato direttamente in Polonia, entro 48 ore dall’arrivo. L’unica eccezione viene fatta per gli arrivi dall’India, Sudafrica e Brasile; in questi casi la possibilità di interrompere la quarantena attraverso un test negativo per il Covid avviene non prima dei 7 giorni dall’arrivo in Polonia.
Chi è esente dalla quarantena di 10 giorni?
Le persone che hanno effettuato il vaccino in dose unica o l’intero ciclo di vaccinazione (quindi in caso di vaccini che richiedono due dosi, al compimento dell’intero ciclo vaccinale) per il COVID-19, sono esenti dalla quarantena. Vengono considerati validi i vaccini approvati dall’Unione Europea.
Rientro in Italia
Per quanto riguarda il rientro in Italia, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che stabilisce che dal 16 maggio i viaggiatori dei Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, nonché di Gran Bretagna e Israele, che abbiano effettuato un tampone con esito negativo, potranno entrare in Italia senza l’obbligo di doversi sottoporre alla mini quarantena di cinque giorni prevista sino ad ora. La Polonia, dunque, è pronta ad accogliere di nuovo i turisti desiderosi di vedere le sue meraviglie.