di Francesca Galeano
E’ scattato il conto alla rovescia per il Ladies Italian Open: il countdown per la gara di Margara è oramai una questione di ore. Si gioca da venerdì 28 a domenica 30 maggio. Per l’occasione ho fatto una toccata e fuga al circolo di Fubine (Alessandria) per cogliere gli umori, ripromettendo di tornarci a fine Open per parlare con calma di turismo e territorio.
Ho parlato con due addetti ai lavori e la presidente di Margara. Ecco in estrema sintesi cosa mi hanno raccontato.
“Occasione unica come circolo e come Federgolf”
Gian Marco Griffi, direttore – “Il Ladies Italian Open è un’occasione unica come circolo e come federazione. Riportando in Italia, in Piemonte, un circuito come il Ladies European Tour (che mancava da sette anni) con giocatrici da mezzo mondo vinciamo tutti. Vince il golf ma vince anche la Regione che, da subito, ha capito quale bellissima occasione poteva essere un evento simile”.
“Tutto è pronto: l’Open si svolgerà seguendo i rigidi, ma necessari, protocolli anti Covid imposti anche dallo European Tour. I soci avranno a disposizione un ingresso dedicato per giocare sul percorso non occupato dal torneo. Arriveranno i volontari a darci una mano. Sono previsti quattro arbitri internazionali, fra cui tre donne. Tutto è stato organizzato con un po’ di fatica dato che abbiamo anche in programma una tappa del Challenge Tour a luglio ma dopo aver visto questo campo vuoto per così tanti mesi, vederlo riprendere vita sarà una gioia”.
“Margara, circolo familiare e per le famiglie”
Michela Zerrilli, responsabile marketing – “Riportare il Ladies Italian Open in Italia era un progetto che Chimenti aveva nel cuore da diverso tempo e Maria Amelia Lolli Ghetti è stata felice di proporre questo golf club come sede per un prestigioso evento. La nostra presidente è da sempre in prima linea e attenta al golf femminile. Margara è per vocazione un circolo per famiglie: basti pensare che la struttura è stata sviluppata e ampliata attorno a quella che era la casa dei Lolli Ghetti. L’impronta familiare è rimasta. Le famiglie qui sono le benvenute. Il circolo mette a disposizione aree giochi e attività dedicate. Abbiamo soci che hanno trascorso qui la loro infanzia e che sono tornati al circolo con le loro famiglie. Questo è uno dei target su cui puntiamo per le generazioni future. Abbiamo inoltre la fortuna di poter offrire una serie di esperienze straordinarie sul territorio sul quale crediamo molto per sviluppare una destinazione turistica. Abbiamo instaurato un rapporto stretto con tutte le eccellenze nei dintorni, dalle cantine vinicole alle cioccolaterie. Chi viene a Margara, oltre a vivere l’esperienza golfistica sulle nostre 36 buche, può dedicarsi alla conoscenza delle ricche esperienze legate al nostro territorio offre”.
“Ladies Italian Open, è l’ora della ripresa”
Maria Amelia Lolli Ghetti, presidente di Margara e vicepresidente vicario di Federgolf – “Il merito non è mio ma del presidente Chimenti e dalla Regione Piemonte che si è mossa bene sin da subito. Io ho solo messo a disposizione Margara. Abbiamo tante ragazze brave che si meritano di giocare in un campo di casa e poi, come per il Challenge Tour, anche questo è un segno di ripresa. Abbiamo tutti bisogno di luce. È stato un periodo molto difficile ma noi non ci siamo mai fermati. Abbiamo usato questo tempo per migliorarci. Da una parte perché non si dovevano lasciare a casa i lavoratori dall’altra perché vogliamo puntare sul turismo in vista della Ryder Cup, occasione unica per lanciare l’Italia come destinazione golfistica Dobbiamo prepararci ad accogliere perché non abbiamo nulla da invidiare a nessun’altra destinazione golfistica. La nostra non è un’esperienza come quella spagnola, con grandi resort costruiti attorno ai campi da golf per fare i numeri, Da noi vieni per l’esperienza perché noi abbiamo delle unicità incredibili, possiamo offrire tanto e in vista della Ryder dobbiamo lavorare tutti sull’ospitalità”.