di Valeria Benedetti (fonte Gazzetta dello Sport)
Quei 202 cm per un quintale di peso vanno gestiti con molta attenzione per mantenersi in forma. Ivan Zaytsev lo sa, come tutti gli sportivi, deve trattare il proprio corpo con attenzione per rimanere a certi livelli. Certo non è sempre facile: “Me piace de magna’” dice ridendo il capitano dell’Italia, nato in Umbria ma romano d’adozione. “Però gli sgarri sono veramente pochi – spiega -. L’alimentazione è fondamentale e dopo i 27-28 anni se mangio qualcosa che mi piace ma va troppo fuori dagli schemi, il fisico mi avverte subito”.
IVAN ZAYTSEV: LA DIETA - Quindi come si tiene in forma lo Zar che è appena stato ufficializzato alla Lube (un ritorno dopo sette anni) ma soprattutto si sta preparando a disputare i Giochi Olimpici con l’Italia che punta al podio: “Cibi digeribili, integrali, ci vuole il giusto bilanciamento di carboidrati e proteine. E poi seguo la fame del mio corpo. Non stramangio, cerco di fermarmi. Bisogna sapersi ascoltare. E poi integro con i prodotti giusti”. Allo zar piace anche mettersi ai fornelli quando è a casa: “Ma con tre ragazzini quando sto a casa il tempo è poco. Mi preparo magari un petto di pollo un po’ più curato, sfumato col vino”.
IVAN ZAYTSEV: I “VIZI” - Sempre attento ma non c’è qualche alimento che lo mette in crisi? “Cerco di limitare carne rossa, mangio tanto pesce per fortuna mi piace molto. Ogni tanto mi concedo un’amatriciana. Non sono un grande fanatico di dolci e cioccolato però quando sono a casa mi concedo un bicchiere di vino magari la sera”.
IVAN ZAYTSEV: L’ALLENAMENTO- Ma la forma non arriva solo dall’alimentazione. Un fisico come quello del gigante azzurro va tenuto in allenamento sempre: “Per quello mi interfaccio col preparatore della nazionale Alberto di Mario per non fermarmi completamente perché sennò la ripartenza è un’agonia. E poi posso usufruire delle strutture del tennis club di Modena La Meridiana”. Il tennis un’altra passione sportiva: “Quando posso mi concedo qualche lezione col maestro. Mi piace tantissimo ma è un grosso conflitto di interessi con i movimenti del volley. Diciamo che mi arrangio”. Per diventare più bravo ci sarà tempo.