Alimentazione sana ed equilibrata e attività fisica corretta e periodica sono i capisaldi di uno stile di vita all’insegna del benessere. Capita, però, soprattutto in quest’ultimo periodo durante il quale la sedentarietà l’ha fatta da padrone, che dopo un allenamento si torni a casa anche con un piccolo infortunio. Ecco allora che l’Artiglio del Diavolo si rivela un vero e proprio toccasana. L’aspetto tutt’altro che rassicurante della pianta si trasforma in un olio o una pomata davvero molto efficaci contro le tendiniti, le contratture muscolari, le algie e gli stiramenti. Sono disagi che possono riguardare tutti, dagli sportivi ai pantofolai di professione.
L’artiglio del diavolo, nome scientifico Harpagophytum Procumbens, ha origini sudafricane, nell’affascinante deserto del Kalahari a voler essere precisi, ed esiste da moltissimo tempo. Secoli fa era una pianta utilizzata dalle etnie presenti sul territorio, che già ne avevano individuato le molteplici proprietà benefiche. In Europa arriva nei primi del Novecento, anche per le sue risorse contro i problemi gastrointestinali. È anche un potente antinfiammatorio, antiossidante e analgesico. L’apparente malvagità del nome e l’aspetto tutt’altro che rassicurante – che in realtà può essere solo un problema per gli animaletti della zona che possono rimanere feriti e intrappolati – allora devono lasciare posto ai principi vegetali attivi e ai glicosidi iridoidi. I fiori dell’Artiglio del Diavolo, in verità, sono anche molto belli da vedere e molto utili. Trasformati in compresse, unguenti ed estratti possono essere applicati su varie parti del corpo. Anche le radici sono molto preziose. Le tisane sono molto valide per eliminare l’acido urico e prevenire una delle malattie metaboliche più fastidiose, la gotta. Il sapore amarognolo è l’unica controindicazione che si può bypassare con un po’ di zucchero, del miele o qualsiasi altro dolcificante. L’Artiglio del Diavolo è un potente antidolorifico naturale: eventuali artriti, contusioni, reumatismi, torcicollo possono essere curati. Anche la febbre e l’aritmia possono essere contrastate con questa pianta dalle mille qualità. Una raccomandazione è d’obbligo però: non ricorriamo al fai da te, ma chiediamo sempre consiglio al medico di base. Le sue proprietà diuretiche migliorano le funzionalità di fegato e cistifellea; e può essere usato anche al posto del cortisone, sempre su indicazione specialistica ovviamente. Anche perché i dosaggi sono strettamente subordinati alla forma sotto la quale lo assumiamo. Prima di tutto bisogna dire che le donne incinte non devono assumerlo perché potrebbe stimolare le contrazioni dell’utero. Meglio evitarlo anche in fase di allattamento. Tra le controindicazioni ci sono: eruzioni cutanee, ulcere, gastriti e non deve essere assunto insieme ad anticoagulanti e cortisonici. Visto che può regolare il livello di zucchero nel sangue, è bene che non venga ingerito da pazienti con il diabete e con calcoli biliari. L’Artiglio del Diavolo è sconsigliato anche a chi ha problemi di ipertensione, problemi al cuore o di stomaco. Un sovradosaggio, infatti stimola bruciori e fastidi di vario genere. Non si deve assumere per un periodo prolungato, ma il dosaggio è bene che venga stabilito dal medico a seconda della problematica da risolvere e dalla sua gravità. Lo si può trovare in erboristeria, nelle farmacie e sul web. Una straordinaria risorsa, insomma, ma a patto che venga usata con raziocinio. In questo modo, potremo rinascere proprio come fa questa pianta quando rifiorisce.