I contenitori per alimenti in plastica hanno molti vantaggi (voi li preferite in plastica o in vetro?), tra cui quello non trascurabile di poter essere spostati facilmente, ad esempio per un pic nic o una gita al mare, senza timore di romperli in mille pezzi. Ormai in commercio se ne trovano di ogni tipo, adatti per alimenti caldi e freddi e senza bisfenolo, conosciuto anche come BPA, una sostanza contenuta nella plastica che è riconosciuta come pericolosa. I contenitori di plastica però hanno un problema: tendono a mantenere i cattivi odori. Ciò significa che dopo aver messo dei filetti di pesce in frigo per la cena, potrebbe non bastare lavare il contenitore per metterci una fetta di torta.
Sul web si trovano molti trucchi per eliminare i cattivi odori dai contenitori in plastica: protagonisti, nemmeno a dirlo, gli immancabili aceto e bicarbonato. Con il bicarbonato si deve fare una vera e propria crema, emulsionandolo con acqua e lasciandolo poi agire per qualche ora, arrivando a qualche giorno se la situazione è veramente disperata. Prima si può tentare con dei risciacqui a base di succo di limone o di aceto bianco. Anche il caffè è un ottimo killer per odori invadenti: si possono usare i fondi, da mettere asciutti o bagnati nel contenitore chiuso per qualche ora. Dopo ogni rimedio, ovviamente, il contenitore va lavato energicamente con acqua e sapone per rimuovere i residui: c’è anche chi consiglia infatti di usare il carbone, molto estremo ma sicuramente efficace. Infine, un trucco meno noto: dopo aver lavato e asciugato il contenitore incriminato, provate a metterci dentro un foglio di giornale accartocciato e a lasciarlo per un paio di giorni. Oppure ancora, se avete tempo a disposizione, provate a lasciare il contenitore all’aperto, esposto alla luce del sole. Se tutto questo non avrà esito, abbiamo una brutta notizia: il vostro contenitore potrebbe non essere più recuperabile!