martedì 23 marzo 2021

ALIMENTAZIONE

DIETA CHETOGENICA O MEDITERRANEA? QUALE LA MIGLIORE PER DIMAGRIRE?

di Maria Elena Perrero

Dieta mediterranea e dieta chetogenica, quel è meglio per dimagrire e stare in salute? I due regimi alimentari forse più noti degli ultimi tempi dividono sostenitori delle proteine e fan dei carboidrati. Ma davvero uno è meglio dell’altro? “Per dimagrire velocemente la dieta chetogenica dà risultati nell’immediato, ma è più difficile da mantenere, mentre la dieta mediterranea permette di delineare uno stile alimentare più sostenibile anche a lungo termine”, chiarisce subito la dottoressa Chiara Boscaro, biologa nutrizionista degli Istituti Clinici Zucchi di Monza.

DIETA CHETOGENICA: CHE COSA PREVEDE —Ma partiamo dalla dieta chetogenica: che cosa prevede esattamente? “Spesso la dieta cheto viene vista come un regime iperproteico, ma in realtà è normoproteico. E’ però iperlipidico, con un alto contenuto di grassi (buoni, però) e un ridotto apporto di carboidrati. Questo regime alimentare attiva una risposto fisiologica dell’organismo che porta alla formazione di sostanze dette corpi chetonici che provocano una lieve acidosi metabolica. L’organismo trae così energia da questi corpi chetonici, anziché dai carboidrati, utilizzando il grasso a scopo energetico”, spiega la nutrizionista. Si tratta però di una dieta non facile da seguire se si è abituati a pane e pasta… “L’apporto di carboidrati previsto nella dieta chetogenica è di meno di 50 grammi al giorno, mentre per le proteine abbiamo da 1,2 a 1,5 grammi per kg di peso corporeo. Come si può facilmente immaginare questo comporta una certa perdita di peso soprattutto nella prima settimana, anche perché scatta una riduzione dell’appetito, dovuto proprio alla produzione di corpi chetonici, mentre migliora la sensibilità all’insulina”.

DIETA CHETOGENICA: PRO E CONTRO —Fatte queste premesse, la dieta chetogenica fa bene o male? “Sicuramente dà un senso di energia e contrasta la stanchezza. Nata per aiutare contro i sintomi dell’epilessia, è utilizzata non solo per il dimagrimento ma anche per contrastare i sintomi del diabete di tipo 2. Però deve essere seguita sempre sotto il controllo di un medico o di un nutrizionista”, avverte la dottoressa Boscaro. “All’inizio si possono avere alitosi, stipsi, pressione bassa e cefalee dovute alla chetosi. Ma se si è seguiti la si può sostenere per un periodo limitato”.

DIETA MEDITERRANEA: CHE COSA PREVEDE —Ben diverso è il discorso della dieta mediterranea: un regime che, al contrario della dieta chetogenica, si basa proprio sui carboidrati. “Rappresenta uno dei migliori modelli nutrizionali, tanto da essere riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco”, ricorda la dottoressa Boscaro. Ricordiamo nutrienti e alimenti previsti: “Si fonda su cereali integrali con basso indice glicemico, verdura e frutta, semi oleosi, frutta secca, olio extravergine di oliva, pesce (soprattutto azzurro), legumi e carne bianca. Nel caso della dieta mediterranea la percentuale di carboidrati è molto diversa dalla chetogenica, perché è di circa il 55-60% in una giornata standard, mentre le proteine coprono circa il 15% del fabbisogno energetico quotidiano e i grassi tra il 25 e il 30%”, aggiunge la nutrizionista.

DIETA MEDITERRANEA: PRO E CONTRO —Il segreto della dieta mediterranea è nella sostenibilità a lungo termine, spiega la dottoressa Boscaro. “A differenza della dieta chetogenica, la dieta mediterranea permette di acquisire delle buone abitudini che durano nel tempo, e anche la perdita di peso è duratura. Inoltre riduce il rischio di alcuni tumori, di diabete e di malattie metaboliche e aiuta nella risoluzione della steatosi epatica non alcolica, data dal fegato grasso. Ed è facile da seguire, adattabile ad ogni tipo di paziente”, sottolinea la dottoressa Boscaro.

DIETA CHETOGENICA E MEDITERRANEA: QUAL È MEGLIO PER DIMAGRIRE? —Dal punto di vista del dimagrimento, dunque, la differenza c’è. “La dieta cheto dà risultati più immediati ma è più difficile da mantenere, con la mediterranea il dimagrimento è più duraturo. Inoltre bisogna sottolineare  che se si segue la dieta chetogenica (sempre sotto controllo di un medico o di un nutrizionista) bisogna ricordarsi di idratarsi bene, di bere molta acqua, perché si ha un leggero sovraccarico di fegato e reni, tanto che nel caso di patologie o disturbi a livello epatico o renale questa dieta è assolutamente sconsigliata”, sottolinea Boscaro.

 

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