Da anni, ormai, le community legate ai videogames hanno dimostrato una sensibilità non indifferente nei confronti di temi delicati che fanno parte della realtà di tutti i giorni: i videogiocatori sembrano non volere mai far mancare il proprio supporto offrendo significativi gesti di solidarietà, piccoli o grandi che siano, capaci di aiutare persone in difficoltà, contribuire alla ricostruzione di edifici distrutti o, perché no, salvare le foreste del pianeta. È il caso di due titoli come Ori and the Will of the Wisps e Alba: A Wildfire Adventure, due esperienze ludiche in cui il concetto di foresta è importante tanto all'interno del videogioco quanto nel mondo reale. Già, perché nel primo caso gli sviluppatori di Moon Studios hanno stretto un accordo con Skybound Game e iam8bit (responsabili dell'edizione da collezione di entrambi i capitoli della saga, incluso il primo Ori and the Blind Forest) per aiutare l'ente Rainforest Trust a tutelare una foresta pluviale da ben 29mila acri.
Grazie alle vendite fatte registrare da Ori and the Will of the Wisps su Nintendo Switch nel periodo che va dall'8 al 13 dicembre 2020, gli sviluppatori hanno raccolto 58mila dollari da donare a Rainforest Trust, la quale sarà in grado di tutelare una porzione di foresta equivalente a due volte le dimensioni di Manhattan (o, se preferite, 34 volte l'estensione del Central Park di New York). Gli sviluppatori di Moon Studios si sono detti onorati del supporto da parte della community e di aver contribuito a salvare una foresta di tali proporzioni. Come dicevamo, però, quello di Ori non è stato l'unico caso in cui i videogiochi hanno un impatto positivo sull'ambiente: gli sviluppatori di Ustwo hanno stretto infatti un accordo con Ecologi (un sito web che si occupa di monitorare l'andamento del cambiamento climatico e tentare di ridurre le emissioni di gas serra) per piantare un albero per ogni copia di Alba: A Wildfire Adventure venduta. Il risultato totale è stato fenomenale: sono stati più di 450mila gli alberi piantati grazie al supporto di Ustwo, che ha creato così una foresta chiamata "Alba's Forest" tra Madagascar, Mozambico e Nicaragua. Si tratta certamente di un segnale importante, che testimonia quanto i videogiochi - se utilizzati nel modo opportuno - possano sensibilizzare il pubblico a contribuire nella salvaguardia della Terra con i "piccoli gesti" di cui sopra. Nel caso di Ori, in una sola settimana, il numero di acri che è stato possibile preservare è impressionante; Alba, dal canto suo, dimostra come anche un piccolo gioco indipendente sia capace di avere un impatto considerevole sul mondo in cui viviamo, con il team di Ustwo disposto a rinunciare a una parte dei suoi guadagni pur di aiutare il pianeta. In tal senso, gli sviluppatori del colorato gioco non si fermano qui: l'obiettivo è piantare oltre un milione di alberi per continuare a risanare il pianeta dopo aver ripristinato tre habitat differenti. Siamo convinti che il popolo videoludico contribuirà al meglio pur di raggiungere questo ambizioso obiettivo.