lunedì 8 febbraio 2021

SALUTE

IPERTENSIONE. GLI SPORT MIGLIORI PER COMBATTERLA

di Maria Elena Perrero

Sport e ipertensione: se è vero che praticare alcuni sport può aiutare a contrastare la pressione alta, è anche vero che non tutti gli sport sono ideali se si hanno problemi di ipertensione. Quali sono quelli migliori? E quali, invece, andrebbero evitati? “In linea generale tutti quegli sport che stimolano una spiccata vasodilatazione e migliorano la gittata cardiaca fanno bene contro l’ipertensione”, spiega a Gazzetta Active è il dottor Flavio Doni, cardiologo e maratoneta, responsabile del Marathon Center presso il Palazzo della Salute – Wellness Clinic di Milano.

Nello specifico, quali sono gli sport migliori per ridurre la pressione arteriosa?

“Gli sport isotonici, di resistenza, in cui non ho contrazioni muscolari così intense da comportare aumenti della pressione e meccanismi di tipo vasocostrittivo. Se si soffre di ipertensione è quindi bene prediligere sport come nuoto, ciclismo, corsa, camminate, nordic walking. Queste attività favoriscono la liberazione di sostanze antinfiammatorie e antiossidanti, che sono fondamentali per tenere bassa la pressione e proteggere il sistema circolatorio dai danni dell’ipertensione”.

Al contrario, ci sono degli sport che non sono indicati nel caso di ipertensione?

“Sì, tutti quelli che richiedono sforzi isometrici: sport che nella loro esecuzione prevedono la manovra di Valsalva. E’ una manovra di compensazione forzata in cui a glottide chiusa si effettua una spinta addominale. E’ la stessa manovra che si applica nel parto, quando si spinge. Questa manovra si effettua, per esempio, nel sollevamento pesi, quando si fa una pressione addominale importante. Ma avviene anche nel canottaggio, dove si ha una contrazione addominale contro resistenza. In linea generale il canottaggio fa molto bene al cuore, ma se si soffre di ipertensione non è uno sport indicato. Nel complesso è bene evitare sport di potenza, in cui mi impegno per spingere contro una resistenza importante. Emblematico è il caso del ciclismo: pedalare fa benissimo, ma non in pendenze estreme, che richiedono uno sforzo contro resistenza rilevante. Come medico cardiologo, posso dare l’ok per la attività agonistica ad un soggetto iperteso che non presenti danni d’organo (per esempio al cuore o ai reni) provocati dall’ipertensione, ma solo per sport che non siano di potenza”.

Se si è ipertesi, quanto è importante la frequenza cardiaca quando si fa sport?

“Molto. Fare attività sportiva ad una intensità che comporti una frequenza cardiaca al 70-75% dei valori di frequenza massimale ha degli effetti metabolici molto importanti. Questo livello, oltre a proteggere il cuore, fa sì che il nostro metabolismo bruci molto di più i grassi che non gli zuccheri, attaccando i depositi adiposi. Ed è proprio nei depositi di grassi, in particolare nel grasso viscerale che si concentra sulla pancia, che si producono una serie di sostanze che favoriscono diabete e ipertensione. Dimagrire a livello addominale ha un effetto molto importante per la salute cardiovascolare. E per ottenere questo effetto gli sport isotonici, di endurance o resistenza, a bassa intensità sono l’ideale”.

 

Post in evidenza

SÌ FA PER RIDERE…

… MA NON TROPPO 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣💯💯💯💯💯💯💯😉😉😉😉😉😉🔥🔝🔝🔝🔝🔝🔝🔝