di Sabrina Commis
Stiamo per abbandonare almeno uno strato del nostro abbigliamento invernale e un po’ di panico si insinua: le forme appaiono ammorbidite. “Niente panico, si può cominciare ad agire” – spiega Donatella Pirrottina, specialista in nutrizione e benessere e laurea in scienze motorie – “Se si individuano le giuste strategie da adottare”. E noi seguiamo i consigli dell’esperta.
Se il problema è il grasso. “Pancia morbida o dura? Nel primo caso, il grasso è sottocutaneo. Quello duro, invece è grasso viscerale: avvolge gli organi interni, ed è pericoloso sia a livello estetico, sia perché aumenta il rischio di infarto, ictus, diabete mellito. Per contrastarlo impariamo alcune fondamentali regole: consumiamo la quantità maggiore di calorie, in particolare i carboidrati, nella prima fase della giornata, entro le 16. Nelle ultime ore, muta la sensibilità insulinica. E se il grasso tende a fissarsi sul girovita, preferiamo alimenti ricchi di proteine e grassi sani a cena”.
I muscoli rilassati. “La tartaruga addominale è al contrario? Effetto sgradito per occhio e salute. Se ben definita, non solo evidenzia un ventre piatto: la tartaruga agisce da guaina per tutelare lo stomaco e il grasso interno. La mancanza di allenamento, le tante ore seduti, allentano i muscoli addominali. Rimediamo con esercizi specifici: 15 minuti al giorno di crunch, classici, a bicicletta, inversi, di plank, gli esercizi in tenuta, aiutano a contrastare la discesa. Niente pasti abbondanti: via libera a 5 mini pasti al giorno, tre principali e due spuntini che non permettono allo stomaco di dilatarsi”.
Gonfiore della sera che sparisce al mattino… Si spera! “E’ quello prodotto da birra, bibite gassate, qualche bicchiere di bollicine di troppo. Ma anche dei tanti cibi che fermentano e fanno allargare il girovita. Stop a cibi integrali ricchi di fibre, frutta e verdura con la buccia, legumi. E controllare nella giornata l’assunzione di bevande con aggiunta di zuccheri”.
Pancia da postura. Falsa, ingannevole, data dalla posizione: addome in avanti, mani sui fianchi, ginocchia semiflesse. La postura sbagliata, con il passare del tempo, potrebbe portare a un indebolimento dei muscoli della colonna. Via libera dunque a ginnastica giornaliera con esercizi specifici per addominali e per gli antagonisti, cioè i muscoli della colonna”.
Un centimetro e via. “Non perdiamo mai il conto: teniamo un centimetro a portata di mano e, almeno ogni mese, prendiamo le misure. Quando la circonferenza vita è uguale o superiore a 88 cm nella donna o 102 nell’uomo deve suonare l’’allarme “obesità viscerale”. Se nell’addome si deposita grasso tra gli organi interni, cresce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete. Per combattere il problema, semaforo verde a più fibre solubili nella nostra dieta, legumi, orzo, avena, prugne, frutti di bosco, niente alimenti con grassi idrogenati, bevande zuccherine. E nell’allenamento programmiamo attività sportive, come l’HIIT, training ad alta intensità che alterna fasi brevi intense a d altre di recupero attivo per bruciare i grassi”.