C’è un palazzo a Napoli che ha una storia incredibile e che pochi conoscono. Si tratta di Palazzo Sanfelice, nel Rione Sanità. Molti lo avranno visto in Tv per essere stato uno dei set in cui è stata ambientata la fiction “Mina Settembre”. Ma non solo. Interamente ambientata nel Capoluogo partenopeo, questa serie televisiva, tratta dai racconti di Maurizio De Giovanni, vede protagonista l’attrice Serena Rossi che lavora come assistente sociale in un consultorio. Ed è proprio il consultorio a essere stato ricostruito all’interno di Palazzo Sanfelice, un edificio settecentesco maestoso che si trova nel Rione Sanità. Era un palazzo privato, appartenuto all’architetto Ferdinando Sanfelice.
Dall’esterno sembra uno dei tanti palazzi d’epoca. Bellissimo, con stucchi, ampie finestre e balconi. La vera sorpresa di Palazzo Sanfelice la si scopre all’interno, dove ci sono diversi cortili che fungono da scenografia, insieme alle scale. L’architetto Sanfelice è stato, infatti, uno degli architetti più creativi del ‘700 napoletano, famoso soprattutto per i monumentali scaloni aperti. È stato un grande innovatore dell’architettura civile proprio per le forme dei cortili e delle scale, non più laterali e nascoste ma poste di fronte all’ingresso e protagoniste assolute dei suoi edifici. Il primo cortile è a pianta ottagonale e permette di accedere al vestibolo dove si possono ancora ammirare i resti di alcuni affreschi di stemmi nobiliari appartenuti ai proprietari. Nel cortile c’è una meravigliosa scala “sanfeliciana” che ripercorre l’inclinazione delle pareti ottagonali. Il secondo cortile, invece, ha una pianta rettangolare e anch’esso ha una scala “sanfeliciana” ad ali di falco, che fa da proscenio al giardino che si trova sul retro. Le scale del palazzo con le rampe aperte permettono allo sguardo di oltrepassare verso gli archi rampanti, le volte e i giardini retrostanti: il risultato è uno straordinario effetto scenografico, introdotto dal portale con le originali soluzioni decorative delle sirene-cariatidi. Sulle scale dell’ingresso, inoltre, la copertura è stata fatta con pietra di lavagna: fu inserita dall’architetto in onore della moglie che era originaria dal paese di Lavagna, in Liguria. Il primo cortile, con la sua famosa scala aperta, è molto iconico e la fiction “Mina Settembre” non è stata la prima ad averlo immortalato. Qui sono state girate alcune scene della terza serie di “Gomorra” e, in passato, è stato set del film “Piedone lo sbirro” con Bud Spencer (1973) e di “Questi fantasmi” (1954), la trasposizione cinematografica di una commedia di Eduardo De Filippo.