Annalisa festeggia dieci anni di carriera, da quel giorno in cui vinse il premio della critica al talent "Amici" di Maria de Filippi e iniziò la sua nuova vita. Alla sua quinta volta sul palco dell'Ariston con il brano "Dieci", la cantante si racconta a "Grazia". In un mondo molto maschilista, adora lavorare con le donne: "Sono la forza della mia squadra. Potersi confrontare liberamente, anche intimamente, è fondamentale". E nella musica in generale, com'è la situazione? "È ancora complicato farsi ascoltare. Ci sono frasi che dette da un uomo vanno bene, mentre se le dico io, è meglio rifletterci un po' di più. Un esempio? Nel mondo trap, per dire, è difficile che una donna possa avere il successo di un uomo. Perché quel tipo di comunicazione, anche di aggressività ostentata che a me piace, non è ancora compresa e accettata. Dovremmo solo ascoltare, senza pensare al sesso di chi canta e all'estetica della persona. Provare a mettersi nei panni degli altri".
Su Sanremo sottoliena: "Non potremo avere rapporti con nessuno, mangeremo in camera, isolati. Il primo che prende il Covid deve lasciare Sanremo con tutta la sua squadra per non danneggiare gli altri. Vince chi sopravvive. È l'unico modo per riuscire a fare il Festival, e' giusto rispettare le regole".
La cantante non si sbottona sull'amore: "Non credo assolutamente nella co-dipendenza, in quei rapporti in cui si deve fare tutto insieme altrimenti non si trova il senso della vita. A me questa cosa non piace, non mi è mai piaciuta e non penso che sia giusta. Credo che sia molto più sano che ognuno abbia le sue passioni, i suoi spazi e i suoi momenti. E che la persona che ha voglia di dividere uno spazio, un percorso con te, debba avere la capacità di camminare, parallelamente. Questo per me è l'amore".