di Sabrina Commis
Il movimento. “E’ un allungamento dell’avambraccio verso il dietro. Rinforza il tricipite e la parte superiore della schiena: mantenendo l’adduzione delle scapole, impegni anche questa zona. Il tricipite è un muscolo che spinge, lancia, solleva, colpisce: ci accompagna in molti movimenti che facciamo nella vita quotidiana. Allenarlo ha un aspetto estetico e funzionale.Non solo si elimina l’effetto tendina nella parte superiore delle braccia, ma ne aumenta la funzionalità”.
Fallo così. “Piedi paralleli e divaricati alla larghezza del bacino, ginocchia piegate, un gomito in appoggio sul ginocchio più avanti, busto flesso, addominali contratti. Impugna il manubrio con il palmo rivolto all’interno, quanto più possibile parallelo al suolo con gomito vicino al fianco flesso a 90° sulla linea della spalla. Lentamente estendi il gomito verso dietro mantenendo la posizione stabile di tutto il braccio durante l’esecuzione. Torna in posizione iniziale e ripeti. Fai 3 serie da 15 ripetizioni per braccio con riposo di 1 minuto fra una serie e l’altra”.
Controlla la schiena. “Deve essere dritta e non sollecitare in modo negativo la zona lombare. Per raggiungere la posizione, contrai l’addome durante l’esercizio e chiudi le scapole così da attivare anche i muscoli scapolari e aprire i pettorali”.
Fletti le gambe. “Mantienile sempre lievemente piegate per favorire il giusto sostegno del corpo durante tutto l’esercizio. Contrai bene i glutei nella fase di estensione: ti aiuterà a rendere più intenso il movimento”.
Comanda le braccia. “Sempre attive sia nella fase di estensione sia in quella di piegamento. Così non solo lavori in modo specifico sul tricipite, ma solleciti tutti i muscoli del braccio”.
Mantieni la testa. “Allineata alla colonna. Fissa un punto dritto davanti a te: ti aiuterà a raggiungere e mantenere la giusta posizione e evitare fastidi al tratto cervicale”.
Il consiglio in più…………….. “Se vuoi rendere più intenso l’esercizio, nella fase di estensione del gomito porta gradualmente il palmo della mano da rivolto verso il fianco di inizio movimento a rivolto dietro in alto al termine dell’estensione ruotandolo internamente”.
Benefici e risultati. “E’ l’esercizio che ci aiuta ad affrontare in ogni stagione la “prova canotta”, un allenamento fondamentale necessario per contrastare l’andare del tempo e l’inevitabile forza di gravità. Eseguilo con regolarità per 15 minuti tre/quattro volte a settimana. In due mesi, l’impatto visivo e estetico di tutto il braccio cambierà, la parte alta della schiena apparirà scolpita, disegnata, senza accumuli di grasso vicino alle scapole. Tonificare i muscoli dorsali ti farà migliorare la simmetria del tuo corpo, armonizzando parte alta e bassa”.