Sulle rive del fiume Oglio, ad appena 28 chilometri di distanza da Bergamo, ci si imbatte in un grazioso borgo che negli ultimi trent’anni si è trasformato in una spettacolare galleria d’arte a cielo aperto. Siamo a Calcio, lo splendido “paese dipinto”. Un luogo votato alla pittura e alla cultura che a partire dagli anni ’90 ha voluto promuovere e imprimere la propria storia millenaria sui muri di vie e piazze attraverso giganteschi murales di grande impatto visivo, dipinti e mosaici che hanno trasformato muri anonimi in genuine opere d’arte e un paese intero in un enorme libro illustrato. La storia di Calcio, situato su un’area pianeggiante posta al limite della provincia di Bergamo, città amata anche dal Daily Mail, quasi al confine con i territori bresciani e in prossimità di quelli cremonesi, è diversa da quella degli altri paesi limitrofi, poiché è stata condizionata sia dalla strategica posizione territoriale che da un’autonomia politico-amministrativa protrattasi dal 1380 fino a Napoleone.
Oggi questa storia unica la si può rivivere attraverso un’incredibile esposizione en plein air, composta da ben 47 Murales che animano le vie del paese dipinto. Bellissime opere realizzate da pittori calcensi e da artisti di calibro nazionale e internazionale, come Bodini, Faini, Repossi, Migliaccio, Longaretti, Dragoni, Boni, Baggi, Gritti. A dare il proprio prezioso contributo anche le Accademie delle Belle Arti italiane ed europee, da Barcellona, famosa per i suoi capolavori artistici, a Vienna, passando per Brescia, Sassari, Brera e Birmingham. Mille colori illuminano Calcio grazie al progetto decorativo “Narrano i muri”, voluto dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione Italiana Paesi Dipinti (AIPD). Camminando per le vie del borgo alle porte di Bergamo, tra le città medievali più belle d’Italia, ci si perde nei racconti riportati dagli imponenti murales che tratteggiano gli aspetti più affascinanti e significativi della storia del paese nella pianura bergamasca, le tradizioni della comunità, scene di vita quotidiana e momenti legati alla religiosità, rappresentando al contempo la natura peculiare del territorio, con paesaggi agresti e immagini rurali. Nella Piazzetta Nassiria si può ammirare lo splendido murale dedicato a “Regina della Scala Signora di Calcio” di Giovanni Repossi, che rievoca uno degli episodi più importanti legati alla storia del paese: la concessione in feudo nel 1365 a Regina della Scala del territorio di Calcio e della Calciana da parte del marito Bernabò Visconti, Duca di Milano.