La spaccapietra o erba spaccapietra è un’erba selvatica usata soprattutto in caso di problemi reali, perché ha una forte azione antinfiammatoria ed è un diuretico naturale.È conosciuta e utilizzata fin dall’antichità, sia come erba medicinale, sia anche come imbottitura per i cuscini, perché era credenza comune che conciliasse il sonno facendo passare in dolore. Il suo nome scientifico è cedracca (Ceterach officinarum) e somiglia ad una felce di piccole dimensioni, con foglie disposte a rosetta. Cresce per lo più tra le rocce delle zone mediterranee nei mesi più caldi e viene chiamata spaccapietra perché riesce effettivamente a frantumare le rocce.
A livello medico e officinale, l’erba spaccapietra agisce a diversi livelli e apporta numerosi benefici al corpo e all’organismo. È un antinfiammatorio e un analgesico naturale, poiché sfiamma i tessuti e attenua gli spasmi, diminuendo così in poco tempo il dolore. Le antiche credenze sul potere di scacciare via i dolori quindi non erano del tutto errate. Inoltre favorisce l’eliminazione di virus e batteri intestinali, aiutando anche la digestione. È consigliata anche per coloro che soffrono di pressione alta, poiché la sua assunzione riduce la pressione arteriosa. Tuttavia, è famosa per le sue proprietà depurative del fegato (proprio come la tisana di Tarassaco) della vescica e dei reni: le spaccapietre per i calcoli renali sono un vero toccasana. Quest’erba infatti favorisce la diuresi e la minzione, e riesce a sciogliere i calcoli renali. Lo conferma anche una recente pubblicazione dei ricercatori dell’Università di Urbino, che definiscono quest’erba “un’attraente terapia naturale per il trattamento dell’urolitasi”.
Come preparare una tisana con la spaccapietra
Il modo più comune di contrastare i calcoli con quest’erba è quello di preparare una tisana. In commercio vi sono tantissime bustine per infusione di tisana spaccapietra, da comprare in farmacia, in erboristeria o anche nei supermercati più forniti. In alternativa, potete preparare l’infuso voi stessi: tutte le parti della pianta sono utili e hanno proprietà benefiche. Affinché la tisana spaccapietre sia davvero efficace contro i calcoli renali, è fondamentale assumere almeno 3 tazze al giorno, preferibilmente al mattino, al mezzogiorno e alla sera, prima dei pasti. Una volta preparato l’infuso, potete berlo anche freddo. La preparazione è molto semplice. Consigliamo di far bollire mezzo litro d’acqua e di mettere in infusione, una volta raggiunta l’ebollizione, 20 grammi di foglie di erba spaccapietra. Aspettate almeno 10 minuti (meglio 20), dopodiché potete filtrare la tisana e berla. Nel caso invece vogliate utilizzare la spaccapietra come antinfiammatorio ad uso esterno e locale, anche delle vie urinarie, sappiate che è possibile utilizzare dei decotti e degli impacchi preparati con le stesse dosi della tisana.
Erba spaccapietra: controindicazioni
Non esistono controindicazioni circa l’assunzione della spaccapietra: è importante però rispettare le dosi terapeutiche normali. Si sconsiglia infatti di assumerla per più di 6 giorni consecutivi, data la sua azione leggermente lassativa. Talvolta però possono presentarsi casi di intolleranza individuale o ipersensibilità verso quest’erba, e allora è opportuno interromperne immediatamente l’assunzione. Nel caso delle donne in gravidanza o durante la fase dell’allattamento, è più sicuro chiedere consiglio al proprio medico o ginecologo e visionare l’elenco delle tisane indicate per la gravidanza. In ogni caso, la spaccapietra resta un rimedio efficace, naturale e sicuro contro i calcoli renali e un’erba benefica per tutto l’organismo.