sabato 3 ottobre 2020

SCUOLA

L'IMPORTANZA DELL'EDUCAZIONE FISICA

L'educazione fisica, in un'antica definizione di Georges Hébert, famoso promotore francese di un allora innovativo sistema motorio-educativo vissuto a cavallo fra Ottocento e Novecento, comprende tutte le attività di movimento umano in tutti i loro aspetti e manifestazioni, già sintetizzate nel suo decalogo di marciare, correre, saltare, arrampicarsi, lanciare, nuotare, lottare, trasportare, equilibrismi e quadrupedia, finalizzate al massimo benessere ed autonomia di ogni persona. Ad oggi la definizione è più ampia, non solo perché il decalogo di abilità pratiche non tocca che una parte delle capacità conoscitive di ogni individuo, ma anche perché l'educazione fisica costituisce un'importante opportunità per il miglioramento di molti aspetti psico - caratteriali di ogni studente. L'importanza della disciplina è ribadita dalla sua presenza in ogni indirizzo e grado della scuola dell'obbligo con due ore settimanali che possono prevedere, a discrezione dell'insegnante, non solo lezioni in palestra ma anche teoriche, svolte in classe. 

Infatti l'educazione 

fisica non costituisce l'esecuzione di sport fine a sé stessa, o per il solo 

divertimento, e nemmeno la sola e mera conoscenza di pratiche motorie e 

regolamenti sportivi che, comunque, costituiscono una sezione importante 

dell'insegnamento, anche perché aprono allo studente, che solitamente conosce 

un limitato numero di sport (quelli che segue come spettatore o quelli che 

pratica come atleta) tutto il mondo sportivo. Ad ogni modo queste due ore 

settimanali costituiscono, come in ogni ambito didattico, importanti lezioni di 

vita; fin dalle prime lezioni di questa disciplina ogni ragazzo e ragazza 

imparano a rispettare le regole imposte per la ben riuscita di una sana 

competizione sportiva, a saper accettare le sconfitte e contemporaneamente 

essere consci dei propri limiti. E ancora, come in ogni ambito non solo della 

scuola, ma anche nella vita, ogni studente può mostrare eccellenze, che devono 

essere premiate, in determinati campi o generalmente nell'intera materia. 

Esistono infatti determinate e differenti capacità, che spaziano dalla forza 

alla resistenza, dalla velocita' ( da non confondere con la rapidita' ) alla 

concentrazione. La sfera d'azione dell'educazione fisica non coinvolge però 

solo le attività puramente motorie ed educative, ma anche due aspetti parimenti 

fondamentali: la conoscenza di altre realtà motorie (le tecniche di 

rilassamento, di stretching...) e della conformazione del corpo umano, anche in 

grazia della conoscenza dei rudimenti di primo soccorso. Oltretutto, 

riprendendo l'argomento dell'esaltazione delle eccellenze, è giusto precisare 

che per la valorizzazione di questa materia sono necessari interventi 

d'istituto, che coinvolgano gli studenti volenterosi in gare e prove sportive a 

livello scolastico o interscolastico. Tutte queste caratteristiche della 

suddetta materia scolastica richiedono una grande preparazione da parte degli 

educatori che devono, fra le varie abilità, conoscere in modo completo le varie 

discipline sportive, l'anatomia del corpo umano, il primo soccorso, ma anche 

avere il piacere e l'attitudine al lavoro, talvolta impegnativo, di trattare 

con adolescenti. Tutte queste qualità derivano dall'acquisizione di uno 

specifico titolo di studio, la laurea in scienze motorie, che, aggiungo io, 

dovrebbe essere elemento essenziale per ogni apertura di una palestra 

qualificata, oltre all'abilitazione all'insegnamento. La sorveglianza continua 

di un professore non rientra semplicemente nel normale dovere di responsabilità 

didattica, civile e penale di ogni insegnante, ma viene accentuata dall'alta 

probabilità intrinseca nelle attività motorie di possibili danni fisici ai 

praticanti. Oltretutto, aggiungendo un'esperienza personale, posso affermare 

come una lezione di educazione fisica possa essere impostata in modo completo 

ed esaustivo, avendo avuto durante la frequentazione del grado secondario 

inferiore un esempio di questo genere di organizzazione. Il programma 

costituiva una combinazione di abilità pratiche e teoriche, tutte rilevate con 

test a votazione, la quale si sommava con la condotta, costituita soprattutto 

dalle capacità di cui sopra: educazione, lealtà, disciplina, capacità di 

accettare le sconfitte e le difficoltà. Assieme agli esempi giungono però 

possibili obiezioni. La più frequente, proposta da parte degli educatori di 

altre discipline tanto quanto alcuni genitori, riguarda l'eccessiva importanza 

che assume lo sport nella scuola, nelle attività extrascolastiche, e più 

generalmente nella vita e nel successo personale. Molti di questi evidentemente 

confondono gli eccessi che lo sport agonistico, in concorrenza con interessi 

commerciali, ha raggiunto e ha mostrato alle cronache. Lo sport vero, leale, 

come ribadito ripetutamente in altri ambiti non può che aiutare la formazione 

dell'individuo; questo non significa l'affermazione dell'unicità dello sport 

per l'educazione dei giovani: la scuola è costituita da svariate realtà, che si 

fondono per portare ogni studente e studentessa alla realizzazione della 

propria preparazione. Il concetto che si vuole rafforzare è l'importanza 

complementare dell'educazione fisica, un ammonimento a non trascurare un 

aspetto importante dell'educazione moderna. Strong ed altri autori hanno svolto 

una rassegna dei risultati di una ricerca pubblicata da un gruppo di esperti 

sulla rivista statunitense “Journal of Pediatrics", affermando che vi siano 

prove scientifiche sufficienti per dimostrare gli effetti positivi 

dell'attività fisica sulle varie aree della personalità.

Lo studio ha analizzato l'influenza dell'attività fisica sui vari aspetti 

della “salute mentale" dei ragazzi in età scolare, scoprendo che l'influenza 

dell'attività fisica sull'ansia e sui sintomi della depressione, varia in base 

al tipo di attività fisica praticata. Per quanto concerne il concetto di se 

stessi, gli Autori si riferiscono alla percezione di se,.. ovvero alla 

rappresentazione mentale che una persona ha di se stessa, che è diversa 

dall'autostima, la quale si riferisce al valore attribuito dalla persona al 

concetto di sé; si tratta comunque di un costrutto che si articola in molti 

campi, scolastici ed extrascolastici, sociali, emotivi e fisici. L'influenza 

dell'attività fisica sul concetto di sé è mediata dal tipo di attività 

praticata, con effetti positivi associati all'attività aerobica, alle attività 

aerobiche unite ad attività di forza/mobilità muscolare ed alla danza, tutte 

attività caratterizzate da modificazioni dei comportamenti cognitivi che 

portano ad aumentare il livello di attività fisica. Nell'educazione fisica e 

nella pratica sportiva organizzata, i comportamenti degli insegnanti e degli 

allenatori sono particolarmente rilevanti per lo sviluppo del concetto di se. 

Dallo studio, infine, è emerso anche un risultato rilevante per l'importanza 

dell'attività fisica scolastica, ovvero che le attività fisiche e sportive 

hanno un effetto positivo sulla concentrazione, sulla memoria e sul 

comportamento in classe.

Trost & Loprinzi (2008), avvertono che una regolare attività fisica è una 

componente importante per uno stile di vita sano nei bambini e negli 

adolescenti. Tuttavia, studi riguardo i benefici per la salute associati 

all'attività fisica, indicano che c'è ancora una percentuale significativa di 

bambini ed adolescenti che non riesce a soddisfare le linee guida raccomandate 

di 60 o più minuti al giorno di attività fisiche di moderata-forte intensità 

(MVPA). A tal proposito gli Autori nel loro studio pubblicato su Journal of 

Clinical Lipidology, hanno descritto una serie di comportamenti, che, se 

attuati, potrebbero portare risultati significativi allo stile di vita dei 

giovani, trasformandoli in individui fisicamente attivi; questi accorgimenti 

riguardano i tre ambiti di:

◾scuola

◾famiglia

◾assistenza sanitaria


Per quanto concerne la scuola, è stato dimostrato che i programmi di 

educazione fisica possono essere modificati per aumentare i livelli di attività 

fisica dei ragazzi. L'obiettivo fondamentale è quello di aumentare il tempo 

d'impegno motorio (TIM) degli studenti, ovvero la percentuale di tempo in cui 

sono impegnati in una moderata-intensa attività fisica a scuola.

In ambito familiare è necessario che i genitori stabiliscano e controllino gli 

obiettivi dell'attività fisica dei propri figli, fornendo loro adeguate 

ricompense in caso di risultati che rinforzano e soddisfano gli obiettivi ed i 

benefici dell'attività fisica utili alla salute.

Infine, per quanto riguarda l'assistenza sanitaria, recenti studi suggeriscono 

che una consulenza del medico, associata a documentazione scritta ed a campagne 

pubblicitarie mirate a sensibilizzare l'opinione pubblica, possono essere 

efficaci per aumentare la consapevolezza dei giovani (e non solo) riguardo i 

benefici che una sana attività fisica può fornire loro durante tutto l'arco 

della vita.

Recentemente Janssen & LeBlanc (2010) hanno effettuato una revisione degli 

studi aventi per oggetto la relazione tra attività fisica, fitness e salute nei 

giovani, formulando raccomandazioni basate sui risultati. La revisione 

sistematica si è limitata a 7 indicatori di salute: colesterolo alto, 

ipertensione, sindrome metabolica, obesità, bassa densità ossea, depressione e 

lesioni.

Per ottenere sostanziali benefici per la salute, l'attività fisica dovrebbe 

essere almeno di intensità moderata. L'attività vigorosa può fornire un 

beneficio ancora maggiore. Le attività aerobiche hanno dato i massimi benefici 

per la salute, diversi da quelli per il miglioramento delle ossa, per il quale 

erano importanti le attività di carico.

In base alle evidenze scientifiche della loro revisione sistematica, Janssen & 

Le Blanc (2010), hanno concluso formulando delle raccomandazioni che dovrebbero 

essere scrupolosamente adottate dall'intera umanità, per contrastare l'epidemia 

di sovrappeso e sedentarietà che attanaglia l'era moderna. Le raccomandazioni 

formulate sono le seguenti:

◾i ragazzi di età compresa tra 11 e 17 anni devono accumulare una media di 

almeno 60 minuti al giorno di attività fisica e almeno diverse ore di attività 

fisica di intensità moderata. Alcuni dei benefici per la salute possono essere 

ottenuti attraverso una media di 30 minuti al giorno. [Livello 2 - Grado A] 

◾l'attività di intensità elevata dovrebbe essere incorporata o aggiunta, se 

possibile, alle attività che rafforzano muscoli e ossa [Livello 3 - Grado B]

◾le attività aerobiche dovrebbero costituire la maggior parte dell'attività 

fisica. Le attività di potenziamento muscolare ed osseo dovrebbero essere 

svolte almeno 3 giorni a settimana [Livello 2 - Grado A]


Tutte le evidenze scientifiche emerse dagli studi riguardo i benefici della 

partecipazione ad una sana attività fisica, sono confluiti nella stesura della 

Carta di Toronto (2011), in cui si ribadisce che, l'attività fisica promuove il 

benessere, la salute fisica e mentale, previene le malattie, migliora le 

relazioni sociali e la qualità della vita, produce benefici economici e 

contribuisce alla sostenibilità ambientale. Le comunità che promuovono 

l'attività fisica per migliorare la salute, possono ottenere molti di questi 

benefici offrendo una serie di opportunità facilmente accessibili nei diversi 

contesti di vita e di lavoro e per tutte le fasce d'età. Tale documento 

sottolinea l'importanza di mettere in atto quattro azioni, basate su nove 

principi guida, e invita tutti i Paesi, le regioni e le comunità a sollecitare 

un maggiore impegno politico e sociale per valorizzare l'importanza 

dell'attività fisica e migliorare la salute di tutti.

 

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