martedì 4 agosto 2020

MIGLIO BLU

ISOLA CAPRAIA - ITINERARIO SOTTO IL MARE


Nel mare di Capraia è nato un nuovo itinerario: il Miglio Blu. Si tratta di un itinerario per lo “swimtrekking”, un corridoio riservato alla balneazione, per nuotare liberamente in mare aperto facendo anche snorkeling in tutta sicurezza.

Il Comune di Capraia e il Parco Nazionale Arcipelago Toscano hanno infatti sistemato 22 boe (alcune dotate di segnalazione luminosa notturna) a una distanza di 50 metri l’una dall’altra lungo una linea immaginaria che si sviluppa davanti all’abitato di Capraia, tra la zona a Sud del porto, poco prima della Grotta sotto la Torre (accessibile a tutti da terra), e la Torretta al Bagno, anch’essa accessibile da terra, con un tragitto lungo circa 1100 metri e largo circa 20-25. Il percorso di andata e ritorno consente di nuotare praticamente per un miglio nautico. Naturalmente all’interno del Miglio Blu vige il divieto di navigazione, di ancoraggio e di ormeggio.

“Un percorso che permette di nuotare in tutta sicurezza in acque smeraldine”, ha spiegato il Sindaco Marida Bessi “un’occasione unica per godersi le bellezze di uno straordinario acquario naturale”.
È indubbiamente un’estate ricca di incredibili novità per l’isola di Capraia, tra cui il ritorno della foca monaca che ha fatto letteralmente impazzire gli abitanti dell’isola e i villeggianti. Due gli avvistamenti che sono stati fatti tra Punta della Fica e Cala di Ceppo, e che confermano la presenza, nelle acque che bagnano l’isola, di questo splendido esemplare marino, diventato ormai una rarità in Italia.

Scoprire l’isola di Capraia
Chi decide di trascorrere le vacanze a Capraia ha solo l’imbarazzo della scelta: sentieri che si sviluppano nella profumata macchia mediterranea, escursioni in mare per fare sea watching o snorkeling, immersioni negli splendidi fondali blu cobalto, visite alla scoperta del patrimonio archeologico e storico-culturale, degustazioni dei favolosi prodotti delle aziende locali, nelle aziende stesse o nei tanti graziosi ristoranti in paese o nel porticciolo.

Capraia e l’Arcipelago Toscano
L’isola di Capraia è la terza isola dell’Arcipelago Toscano, per estensione, con circa 300 abitanti e 19 chilometri  quadrati di superficie. D’inverno è quasi disabitata, mancando l’apporto dei turisti, ma conserva la propria bellezza fuori dal mondo in ogni mese dell’anno. Colonia Penale fino al non così distante 1986, l’isola conserva le diramazioni ormai abbandonate dell’ex carcere, che sono visitabili.

I paesi di Capraia
I centri abitati sono solo due, Paese e Porto, non così distanti l’uno dall’altro, collegati da una salita di 800 metri circa, totalmente asfaltata. Chiunque voglia concedersi una gita di un giorno, dovrà necessariamente osservare con attenzione il Porto, tra zona d’arrivo e Paese. Da qui è possibile sfruttare il servizio di taxi boat per raggiungere alcune delle cale più ammalianti che l’isola abbia da offrire. È consentito anche il noleggio di piccole imbarcazioni, di facile guidabilità, anche senza patente. In questo modo si potrà ottenere una totale indipendenza, andando alla scoperta dei luoghi più nascosti, facendo attenzione però a rispettare i confini imposti dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, di cui Capraia fa parte. Un’area marina tra Punta della Manza e Punta del Trattoio è dunque zona protetta e inaccessibile.

Le spiagge e le cale di Capraia
Si può scegliere di sostare a Cala del Ceppo, dalla quale giungere alla Carbicina, una baia variopinta dai fantastici fondali. Da qui a Cala Rossa, con l’antico cratere del vulcano ormai estinto che diede origine all’isola. Una cala ricca di rocce laviche dal colore rosso acceso. Guardando verso l’altro si potrà ammirare la Torre dello Zenobito, mentre in mare, avvicinandosi al limite del Parco, ecco la Grotta della Foca Monaca. Per chi invece volesse una baia di sola sabbia, si consiglia la Cala della Mortola. Facendo attenzione alle secche delle Formiche, si potrà gettare l’ancora nell’insenatura dei Bricchetti, caratterizzata dalla leggenda che vuole i volti di antichi pirati rappresentati nelle falesie consumate dal vento.

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