martedì 4 agosto 2020

IL PARERE DELL'ESPERTO

CALCIO - LA GUIDA DELLA PALLA
di Mario Pezzano (esperto in attivita' motoria)

Le 6 variabili che influenzano la guida della palla:
Struttura morfologica: alto , basso, magro, grasso, varismo , valgismo  e dismorfismi vari.
Spazio: destra, sinistra, avanti, indietro, quindi sopra-sotto, laterale, diagonale ,verticale ed orizzontale;
Tempo:
1. Presa d’informazione dell’ambiente esterno: osservare, discriminare, riconoscere, scegliere.
2. elaborazione delle informazioni: rappresentarsi, anticipare, pianificare, decidere.
Modalità: cambio di senso, cambio di direzione, cambio di passo, velocita esecutiva, arresto.
Finalità: conquistare spazio, conquistare una posizione favorevole per proseguire un’azione, tirare in porta.
La scelta esecutiva: collo, interno, intero collo, esterno, esterno collo, pianta e punta.

In relazione alle proposte didattiche:
Tenendo conto delle variabili appena descritte è necessario lavorare seguendo i principi di polivalenza e multilateralità in quanto variare metodi e mezzi è di fondamentale importanza nella fase di apprendimento del gesto tecnico .
In prima analisi è opportuno lavorare sulla quantità delle proposte anche se le stesse si allontanano dal modello prestativo di gara, per poi entrare più nel dettaglio ricercando la qualità.

In relazione alla fase di apprendimento:
Se prendiamo in riferimento un gruppo di bambini che si approccia per la prima volta a questo tipo di sport è necessario utilizzare da subito un metodo deduttivo in quanto più efficace nell’immediato, dove l’istruttore è al centro del processo d’insegnamento-apprendimento ed il bambino che si trova in una fase di coordinazione grezza avrà come obiettivo quello di ascoltare ed acquisire il gesto per imitazione attraverso esercitazioni facilitanti.
Una volta che il bambino dopo tante ripetizioni è in grado di svolgere lo stesso in maniera autonoma con costanza e armonia sarà necessario dunque cambiare metodologia, passando cosi ad un metodo induttivo che a lungo termine darà più benefici per la formazione del giocatore pensante, il bambino in quest’ultima fase si troverà in uno stadio definitivo di disponibilità variabile ed attraverso la sua fantasia in base alla situazione di gioco riuscirà a riprodurre il/i gesti acquisiti precedentemente per risolvere il problema che la stessa o l’istruttore ha creato per lui.

Fascia d’età più indicata per il suo sviluppo:
Il gesto tecnico della guida della palla va necessariamente allenato già dalla tenera età, dopo il calciare che è un gesto primordiale innato in ognuno di noi esso è quello più utilizzato soprattutto nelle fasce più piccole dove l’egocentrismo la fa da padrone.
Abbinandolo alla finta e al dribbling non rimarrà più fine a se stesso ma produrrà situazioni di vantaggio per tutta la squadra, sviluppando cosi l’1vs1.

Infine concludo dicendo che per il bene di tutti i bambini dobbiamo ricordarci di fare gli istruttori e non gli allenatori ci sarà tempo per rinchiudere le loro idee in schemi preconfezionati e tocchi già stabiliti.

Lasciamo spazio al disordine e alla loro fantasia !


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