lunedì 20 luglio 2020

STORIA CHE FA EMOZIONARE

LEGGETELA ATTENTAMENTE

Rientrato dalla mia prima parte di ferie estive.... mi permetto, per questa
volta, di farvi leggere una storia, tra le tante , che ho trovato nel corso del
mio cammino quotidiano..in cui spesso conosco, incontro, o mi confronto con
delle persone o situazioni che mi fanno crescere e pensare.....e voglio condividerla con i miei lettori.

" Due signori anziani occupavano la stessa  stanza in un ospedale cittadino ed usufruivano di due letti separati uno a fianco all'altro;   ad uno dei due fu permesso di sedersi sul suo letto per un’
ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dai suoi polmoni. Il suo letto era vicino all’unica finestra della stanza mentre l’altro uomo doveva passare tutto il suo tempo sdraiato sulla schiena. Gli uomini parlavano per ore e ore. Parlarono delle loro mogli e famiglie, della loro casa, del loro lavoro, il loro coinvolgimento nella servizio militare , dove erano stati in vacanza .. Ogni pomeriggio, quando l’ uomo nel letto vicino alla finestra poteva sedersi, passava il tempo a raccontare al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori della finestra. L’uomo nell’altro letto cominciò a vivere per quelle ore in cui il suo mondo si sarebbe allargato e ravvivato da tutta l’attività e dal colore del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un bel lago. Anatre e cigni giocavano nell’acqua mentre bambini facevano navigare le loro barchette giocattolo. Giovani innamorati sottobraccio tra fiori di ogni colore e una bella vista sul panorama della città. Quando l’ uomo della finestra descriveva tutto questo con squisiti dettagli , l’uomo dall’altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava … Un caldo pomeriggio, l’uomo vicino alla finestra descrisse una parata di passaggio. Sebbene l’altro uomo non potesse sentire la banda poteva vedere con gli occhi della sua mente ciò che il suo compagno di stanza descriveva. Passarono giorni, settimane e
mesi. Una mattina, l’infermiera di giorno trovò il corpo senza vita dell’uomo
vicino alla finestra , morto pacificamente nel sonno.Non appena gli sembrò appropriato, l’altro uomo chiese se poteva essere spostato vicino alla finestra . L’infermiera fu felice di fare il cambio, e
dopo essersi assicurata che stesse bene , lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, si sollevò su un gomito per guardare al mondo reale esterno. Si sforzò girandosi lentamente per guardare fuori dalla finestra, oltre il letto. E di fronte vide,,,solamente un triste muro bianco. L’ uomo chiese allora poco
piu' tardi all’infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere tali cose meravigliose al di fuori di quella finestra. L’infermiera rispose che l’uomo era cieco... e non poteva nemmeno vedere il muro. Ha detto: “Forse voleva solo infonderle coraggio” .
Morale della storia: Vi è una tremenda felicità nel rendere gli altri felici,
nonostante le nostre situazioni. Il dolore condiviso è la metà del dolore, ma
la felicità quando è condivisa, è raddoppiata. Meditate gente ..meditate. Ad majora.....

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