LA RISPOSTA NON E' SCONTATA
Mele, pere, ciliegie, banane, anguria, uva. Qualsiasi sia la vostra preferenza, la frutta non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole. Preferibilmente di stagione, dovrebbe accompagnarci durante ogni momento della giornata, magari per concederci sani e veloci spuntini. Gli esperti consigliano di mangiarne tre porzioni al giorno, per garantire al nostro organismo un corretto apporto di sali minerali, vitamine, fibre e sostanze antiossidanti. Ma la frutta fresca (che pare sia il segreto dell’intelligenza umana) contiene anche carboidrati, in quantità variabile a seconda della varietà.
Alcuni frutti sono molto più zuccherini di altri e lo si può rilevare facilmente con un semplice assaggio. Se si segue una dieta ipocalorica, dunque, va scelto con cura che tipo di frutta consumare? Non necessariamente, ma in caso si soffra di diabete, ad esempio, potrebbe essere utile conoscerne l’indice glicemico.
Come spiega la dottoressa Susan Besser a “Insider”, il valore di riferimento di questo parametro è di 55. Al di sotto di questa soglia, troviamo quei frutti con un basso indice glicemico che sono particolarmente indicati per chi deve controllare i livelli di zucchero nel sangue. Tra questi c’è l’avocado (ecco come farlo maturare in fretta usando l’acqua) con un IG di 15, ma anche la mela (36), l’arancia (43) e, quasi al limite con un IG di 51, la banana (non buttate via la buccia: può essere un ottimo fertilizzante per le rose).
Al di sopra di questa soglia, invece, troviamo la frutta più dolce come il mango con IG di 56, l’uva (59) e l’anguria (avete mai provato a prepararla alla griglia?), il cui valore lievita a 76. Ma è sbagliato pensare di eliminare o ridurre il consumo del classico cocomero per paura della quantità di zuccheri contenuti. A compensare il “peso” della dolcezza, infatti, c’è l’alto contenuto di acqua che nell’anguria (ecco come tagliarla nel migliore dei modi) supera il 92% del suo peso.
Insomma, l’anguria contiene sì più zuccheri di una banana, ma l’indice glicemico viene attenuato grazie alla sua particolare composizione. In ogni caso, se si soffre di patologie come il diabete, per essere certi di non creare danni alla propria salute, è sempre opportuno rivolgersi a un nutrizionista.
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