sabato 4 luglio 2020

NEW YORK TIMES

POSTI INCANTEVOLI DEFINITI DA FIABA DAL PRESTIGIOSO GIORNALE STATUNITENSE

L’immutabile fascino delle “montagne più belle della Terra“, Patrimonio dell’Umanità dal 2009, non lascia indifferente il New York Times che dedica alle stupende Dolomiti un vero e proprio elogio descrivendo con meraviglia “alcuni dei paesaggi più maestosi al mondo” con verdi valli e pareti verticali di roccia mozzafiato.


D’altronde, basta intraprendere l’Alta Via n. 1, ideale anche per gli escursionisti meno esperti, per trovarsi di fronte uno scenario incomparabile che si snoda, in 12 tappe, dal pittoresco Lago di Braies fino a Belluno attraversando undici gruppi dolomitici e valicando tre passi.

Perla dei laghi alpini, il Lago di Briaes, a 1500 metri di altezza nel cuore del Parco naturale Fanes-Senes-Braies, abbracciato dalle Dolomiti cui fa da specchio, è una meta sorprendente per escursionisti, ciclisti e scalatori. Acque verde smeraldo, profumo di leggenda, l’imponente Croda del Becco che si staglia con i suoi 2810 metri di altezza: non manca proprio nulla per sentirsi parte di una fiaba.
Dall’idilliaco lago, il percorso prosegue tra guglie, pinnacoli e torri in un paesaggio lunare intervallato da lussureggianti pascoli alpini e fondovalle dove svettano pini e abeti, per incontrare i numerosi rifugi disseminati lungo il percorso (circa una trentina) dove riposare e recuperare le forze immersi in un paesaggio montano davvero difficile da descrivere a parole.
E l’incanto continua con il Lago di Lagazuoi, ai piedi dell’imponente Cima del Lago, alta ben 2650 metri. In posizione da sogno, il piccolo specchio d’acqua montano è un vero gioiello naturale, meta amatissima dagli appassionati di escursionismo e dagli alpinisti che fa dimenticare in pochi secondi la fatica della salita.
Il Lagazuoi fu teatro della “Guerra Bianca” durante la Prima Guerra Mondiale e oggi si presenta come un museo a cielo aperto dove compiere una visita guidata attraverso trincee e gallerie per comprendere come gli eserciti italiano e austro-ungarico avevano trasformato la montagna in una fortezza.
I prati alpini delle Cinque Torri, la spettacolare cima del Monte Civetta baciata dai raggi del sole all’alba e al tramonto, il profumo della salubre aria di montagna impreziosita dalla fragranza della flora in alta quota, i laghi incastonati tra le vette: trovarsi al cospetto delle Dolomiti è davvero un’esperienza e un’emozione unica tutta da vivere.

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