BENEFICI SU INVECCHIAMENTO E BRUCIORI DI STOMACO
Il caffè decaffeinato è una bevanda molto popolare soprattutto tra chi, pur amando il sapore della caffeina, non vuole assumerne troppa per via dei potenziali effetti collaterali. Attenzione, però: il caffè decaffeinato non è totalmente privo di caffeina! Giusto per dare qualche numero, ricordiamo che si parla di un contenuto di circa 3 mg per tazza.
Detto questo, è il caso di ricordare che, quando si parla di caffè decaffeinato, si inquadrano diversi benefici interessanti, che è possibile apprezzare senza la preoccupazione di esagerare con la caffeina e di andare incontro, per esempio, al fastidio dell’insonnia.
Entrando nel vivo delle proprietà del caffè decaffeinato, è il caso di citare la presenza di antiossidanti. In parte vanno persi a seguito del processo di decaffeinizzazione, ma rimangono comunque in quantità non indifferenti con i loro importantissimi benefici nel controllo dell’attività dei radicali liberi e nella prevenzione dell’invecchiamento precoce. Tra gli antiossidanti che si possono trovare nel caffè decaffeinato figurano, come evidenziato da questo studio indiano pubblicato nel 2008, i polifenoli e gli acidi clorogenici.
Quando si approfondiscono le peculiarità nutrizionali del caffè decaffeinato, è il caso di citare anche la presenza di piccole quantità di vitamina B3, conosciuta anche con il nome di niacina (si tratta di una vitamina idrosolubile fondamentale per la respirazione cellulare e per l’efficienza della circolazione ematica).
Tornando un attimo ai benefici del caffè decaffeinato e alle prove scientifiche che li riguardano, è il caso di ricordare che il già citato acido clorogenico, potentissimo antiossidante, può avere anche effetti neuroprotettivi (a dimostrarlo ci ha pensato, tra i tanti lavori clinici, uno studio condotto nel 2012 presso l’Università nazionale di Seoul).
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei motivi per cui il caffè decaffeinato fa bene. In questo novero è possibile includere la capacità di contrastare i bruciori di stomaco.
Come sottolineato dai risultati di diversi lavori scientifici – tra i quali è possibile annoverare uno studio condotto nel 1994 presso l’ospedale di München-Bogenhausen – il caffè decaffeinato espone a un rischio inferiore di avere a che fare con il reflusso gastroesofageo. Ovviamente prima di includerlo nella propria dieta è il caso di chiedere consiglio al proprio medico di fiducia.
venerdì 31 luglio 2020
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