LA DIETA DEL SOLE
di Luana Trumino (esperta del benessere)
Dopo mesi di lockdown e ansia, gli italiani non rinunciano alle vacanze, nonostante la pandemia. Un sondaggio condotto da Quorum/YouTrend per Wonderful Italy, infatti, ha evidenziato che uno su due ha già deciso che andrà in ferie, scegliendo di affittare una casa vacanze: una soluzione all’insegna della sicurezza sanitaria che può rappresentare un’occasione per fare il pieno di sole dopo una primavera trascorsa in casa, con enormi benefici sulla salute e sull’umore.
Perché fa bene
Esporsi al sole favorisce, infatti, la produzione di serotonina, l’ormone che migliora il nostro umore. Nei mesi con maggior irraggiamento solare siamo più contenti e, come per gli animali, anche l’attività ormonale si potenzia e si concepisce con più facilità. Inoltre, incrementa le nostre energie e il metabolismo cellulare: non è un caso che unghie e capelli, durante il periodo estivo, si rinnovino e crescano più in fretta. In generale, la pelle è meno secca e più idratata (grazie anche al sudore) e migliora anche quando si hanno malattie infiammatorie come psoriasi e dermatite.
Dall’altra parte della medaglia, però, una scorretta esposizione solare potrebbe causare un invecchiamento cutaneo. Il fotoinvecchiamento è dovuto principalmente ai raggi Uva che, penetrando in profondità nel derma, alterano la struttura di elastina e delle fibre collagene. Queste, se esposte cronicamente agli Uv, si danneggiano in modo irreversibile e con il tempo non sono più in grado di assolvere al loro compito di sostegno.
Oltre alle buone regole di esposizione, come quella di evitare le ore in cui i raggi sono più intensi e di utilizzare sempre dei filtri solari adeguati al proprio fototipo, anche l’alimentazione può darci una mano. “La cosa interessante – spiega la dott.ssa Marilù Mengoni, biologa nutrizionista e dott.ssa in psicologia, consigliere A.M.I.K. (Associazione Medica Italiana Kousmine), docente presso la scuola di Naturopatia CNM di Padova e autrice del libro “Psicoalimentazione. Nutrire il corpo e la mente” – è che, mentre ci permettono di abbronzarci meglio, alcune sostanze presenti in certi cibi ci aiutano anche a prevenire e a proteggerci dal cancro. Sì, perché alcuni pigmenti come il beta-carotene sono un toccasana per la nostra pelle: trasformandosi in vitamina A nel nostro corpo, apportano i numerosi benefici di questa molecola, fondamentale per la salute delle unghie, per le difese immunitarie, per prevenire l’invecchiamento della pelle e proteggerci da alcune patologie, tenendo sotto controllo le cellule cancerose”.
8 alimenti amici della tintarella
Ma cosa portare in tavola, nello specifico? “Ecco gli alimenti che possono aiutarti durante l’estate”, consiglia l’esperta:
Carote. Contengono circa l’87% di acqua e sono ricche di sali minerali, fibra, ma soprattutto sono pregevoli per l’elevata presenza di carotene (o provitamina A), che aiuta anche a rinforzare la vista, ed in particolar modo la visione crepuscolare, e soprattutto ci danno una spinta per favorire l’abbronzatura e contribuiscono a prevenire l’invecchiamento della pelle.
Albicocche. Anche questi frutti sono ricci di provitamina A, utili dunque per abbronzarsi, per chi ha problemi alla vista, ma anche per la rigenerazione della pelle. Per l’insieme dei molti minerali e vitamine ben armonizzati tra loro, le albicocche hanno proprietà antianemiche, rimineralizzanti, toniche, rinfrescanti, antidiarroiche (allo stato fresco), lassative (allo stato secco). Sono indicate negli stati depressivi e contro l’insonnia.
Altri alimenti estivi ricchi in carotenoidi: meloni, pomodori, spinaci, pesche, peperoni.
Mandorle. Sono particolarmente utili per la pelle, contenendo magnesio, acidi grassi Omega 3 e vitamina E. Naturalmente devono essere non tostate né salate e devono essere consumate nella giusta quantità, nella dose massima di 10 al giorno.
“Non dimenticare poi di tenere la tua pelle idratata anche dall’esterno”, continua la dott.ssa Mengoni. Un ottimo rimedio completamente naturale è utilizzare su tutto il corpo l’olio di cocco biologico. Tra l’altro, aiuta ad assorbire una minima parte delle radiazioni nocive del sole (circa il 30%, quindi non va bene per le ore centrali in piena estate), senza bloccare la produzione di vitamina D da parte della pelle”.
Un ultimo consiglio? “Non rinunciamo mai a bere semplice acqua naturale durante il giorno per rimanere idratati e per eliminare più facilmente le scorie”, conclude l’esperta. fondamentale nel metabolismo del calcio, per poterla utilizzare in inverno.
venerdì 3 luglio 2020
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