a cura di Stefano Manno
Dirigente medico S.O.C. Urologia - Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
Dottore di ricerca in Oncologia molecolare e traslazionale e tecniche chirurgiche innovative in Urologia – Università Magna Graecia di Catanzaro
Anche a livello della sessualità maschile l’attività fisica svolge una funzione protettiva e di prevenzione dei disturbi in particolare per quanto riguarda la funzione erettile, il meccanismo che porta alla rigidità peniena.
Smettere di fumare, mangiare sano e fare attività fisica rientrano sicuramente in quello che può essere definito un corretto stile di vita.
La relazione tra il fumo e la malattia è certamente legata alle patologie polmonari. Ma il fumo, essendo responsabile di un’alterazione vascolare sia arteriosa che venosa può interagire con altri fattori di rischio causando o peggiorando patologie come la disfunzione erettile. Diversi studi presenti in letteratura hanno dimostrato che il fumo ha effetti negativi sulla spermatogenesi (processo di produzione degli spermatozoi), sulla concentrazione degli spermatozoi nel liquido seminale, sulla loro motilità, vitalità e morfologia. Seguire una dieta equilibrata è un altro punto cardine. Mangiare cereali, frutta, verdura, pesce e antiossidanti, una dieta mediterranea, accompagnata da una riduzione del consumo calorico, migliora la funzionalità erettile.
Un’altra classica domanda che riceviamo negli ambulatori clinici andrologici è “Dottore posso bere alcoolici?” La risposta è SI, bere si può, ma in piccole quantità. È possibile godersi tranquillamente un drink o un bicchiere di vino, perché se non si esagera, l’alcool ha un effetto vasodilatatorio e diminuisce l’ansia, migliorando l’erezione e l’attività sessuale. Attenzione all’abuso però, può causare danni neurologici e influire sulla riduzione della libido, senza escludere gli effetti irreversibili sulla funzionalità erettile. In termini numerici, non esiste ad oggi un dato certo, gli studi scientifici in materia sono piuttosto contraddittori. Recentemente uno studio svolto dall’Istituto Nazionale per la ricerca sanitaria Inglese, dall’Unione Europea e sponsorizzato dalla British Heart Foundation ha arruolato circa 600.000 persone provenienti da 19 paesi (Italia inclusa), lanciando un messaggio conclusivo che cinque bevande alcoliche a settimana sarebbe il limite di sicurezza.
I meccanismi attraverso i quali l’attività fisica svolge la sua azione benefica sono numerosi e comprendono: l’aumento di ossido nitrico (NO) una sostanza che facilita la dilatazione delle arterie , l’aumento delle cellule progenitrici endoteliali che porta alla produzione di nuovi vasi sanguigni , il miglioramento dei lipidi del sangue, con una riduzione del colesterolo “cattivo” ed un aumento di quello “buono” (HDL), il miglioramento del metabolismo del glucosio con maggiore efficacia dell’insulina prodotta dal nostro corpo e conseguente riduzione del rischio di diabete , il miglioramento della pressione arteriosa e il rilascio di sostanze neuro-ormonali protettive.
Svolgere attività fisica aiuta dunque la sfera sessuale. Uno dei principali fautori di questa teoria è il Massachussets Male Aging Study, studio condotto su 1156 uomini di età fra i 40 ed i 70 anni seguiti per 8 anni e pubblicato nel 2000 che ha evidenziato una presenza quasi doppia di disfunzione erettile nel gruppo di soggetti sedentari rispetto a quelli che svolgevano un'attività fisica di 200Kcal al giorno che corrispondono a circa mezz'ora di camminata al giorno a passo svelto o circa 2,5 ore/settimana di corsa a piedi o di nuoto o 3 ore di attività ciclistica. A risultati simili sono giunti altri studi più recenti, uno studio condotto su circa 22.000 uomini (Health Professional Follow-up Study) pubblicato nel 2006 e uno più recente del 2010 pubblicato dal gruppo dei colleghi andrologi del Policlinico di Abano Terme che hanno riscontrato ottimi risultati in circa 60 pazienti affetti da deficit erettile a cui è stato proposto in associazione ad una terapia medica, un’attività fisica di almeno 3 ore a settimana per 3 mesi. Nello specifico in questi pazienti vi è stato un miglioramento della funzionalità erettile, del desiderio sessuale in generale ed un aumento del testosterone (ormone sessuale maschile) valutato con semplice prelievo ematico.
In conclusione si può dunque dire che non c'è una singola attività fisica ma piuttosto un'ampia gamma di attività, sempre che sia svolta con regolarità ed in quantità adeguata. Attenzione però soggetti sedentari da anni che riprendono a fare attività fisica magari in sovrappeso farebbero bene prima di iniziare un programma di attività a rivolgersi ad un medico sportivo per una valutazione del rischio cardio-circolatorio ed un programma di training personalizzato.