giovedì 25 giugno 2020

HAI UNA MENTALITA' DA CAMPIONE?

SCOPRILO SUBITO
di Nicoletta Moncalero 
(fonte Gazzetta dello Sport)

“La quarantena ha messo subito in chiaro chi ha la mentalità giusta. Chi ha il mindset del campione”. A parlare è Alessandro Mora, mental coach di molti sportivi famosi, che spiega con un esempio semplice la differenza tra i due sportivi. “Chi ha la mentalità giusta si concentra su quello che può fare con ciò che ha a disposizione: così durante il lockdown ha allenato altre qualità indispensabili come la pazienza, la concentrazione. Chi invece si è concentrato solo su quello che non poteva fare si è solo lamentato di non potersi allenare in palestra, con gli altri, o di non poter fare le cose di sempre. E ora è ancora più in difficoltà. Perché oltre a recuperare dal punto di vista fisico  deve lavorare anche sulla frustrazione”.


Su cosa lavorare ora?

“Sto aiutando i miei atleti a riagganciarsi al loro scopo. Il perché dà a loro la motivazione, ovvero il motivo che li porta all’azione. Andando a riprendere i perché che ci sono dietro si iniziano a ristabilire gli obiettivi. Gli obiettivi sono conseguenze della motivazione che c’è in te. Stabiliti i perché (fare una buona stagione, toglierti soddisfazioni con quello sport), si lavora sugli obiettivi”.

Quali obiettivi si pone chi ha la mentalità giusta?

“Io lavoro su tre livelli di obiettivi. Il primo è quello della stagione: è importante per il cervello, per dargli una direzione precisa, non vaga, con un inizio e una fine. Poi si entra negli obiettivi di performance: che performance devo fare per raggiungere i miei obiettivi di stagione? Per diventare titolare cosa devo migliorare? I miei atleti durante il Covid hanno lavorato su quelle caratteristiche mentali che possono aggiungersi alle abilità tecnico tattiche e fisiche che già sono in loro possesso. Sono abilità che tornano utili non solo nello sport. Infine obiettivo di processo: oggi, in allenamento, su cosa posso lavorare per il mio obiettivo di performance?”.

Cosa può fare chi non ha la mentalità giusta?

“La prima cosa importante è partire dall’atteggiamento: smetto di pensare al passato. La cosa bella del passato è che è già successo. In più in questa situazione, è stata uguale per tutti. Sono le decisioni che le persone prendono ora a fare la differenza. Per prima cosa stabilisco il mio perché e i miei obiettivi. Comincio a chiedermi tre, quattro livelli di perché, per riagganciarmi emozionalmente al mio scopo. A quel punto stabilisco gli obiettivi per raggiungerlo. Costruisco la mia strada, e lavoro sugli obiettivi di processo, di performance e di stagione”.

C’è un modo per sapere se ho la mentalità giusta?


“Più che un modo, ci sono indicatori. La mentalità giusta non è una cosa che una persona ha o non ha. È quello che la persona fa. La mia domanda è: come stai pensando in questo momento? Stai pensando ad un modo che ti è utile oppure no? Ti concentri su quello che puoi fare con quello che hai a disposizione? Sei concentrato sul presente? O ti preoccupi già di quello che farai poi? I veri campioni sono concentrati nel presente. Molte persone ne avrebbero bisogno anche nella vita di tutti i giorni per controllare il loro dialogo interno, per utilizzare le risorse che già hanno”.

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