Quando si parla di schemi alimentari che aiutano a perdere peso in maniera rapida, è impossibile non chiamare in causa la dieta 5:2, digiuno intermittente a giorni alterni. Come funziona? In maniera molto semplice: per cinque giorni a settimana ci si orienta verso un apporto calorico normale. Per i restanti due, invece, si limita fortemente l’assunzione l’assunzione di cibo, mantenendosi attorno alle 500/600 calorie quotidiane. Il deficit calorico appena citato rappresenta il fattore chiave per dare il via al processo di perdita di peso.
Molto di moda negli ultimi anni – alla sua fama ha contribuito senza dubbio l’adozione da parte di Vip del calibro di Jennifer Aniston – è stata più volte al centro dell’attenzione scientifica. Tra gli studi che si sono soffermati sugli effetti del digiuno a giorni alterni sul controllo del peso, è il caso di citare una ricerca condotta da alcuni esperti dell’Università dell’Illinois di Chicago (USA).
Lo studio in questione, pubblicato per la prima volta nel 2016, si è focalizzato sulle ripercussioni dei regimi alimentari affini alla dieta 5:2 sulla modulazione della fame e sui peptidi intestinali, considerando come obiettivo finale il calo ponderale. Gli studiosi hanno reclutato 59 soggetti obesi, invitandoli a seguire un protocollo di 8 settimane basato sul digiuno a giorni alterni.
Al follow up, è stato possibile portare alla luce una diminuzione dei livelli di insulina a digiuno. Decisamente più rilevanti sono però i risultati relativi al decremento dei livelli di fame soggettiva, esito che, a detta degli esperti, può rappresentare una prova dell’efficacia di regimi come la dieta 5:2 ai fini del controllo del peso.
Un altro aspetto che è cruciale sottolineare riguarda il fatto che, dati scientifici alla mano, la dieta 5:2 e le altre forme di digiuno a giorni alterni garantiscono una perdita di peso non superiore alle diete dimagranti standard (a parità di calorie).
Attenzione: questo non significa che non portino risultati! Anzi, per quel che concerne il mantenimento della massa magra, diete come la 5:2 possono rivelarsi più efficaci della restrizione calorica quotidiana. A suffragare queste affermazioni ci hanno pensato diversi studi. Tra questi, è possibile chiamare in causa un altro lavoro portato avanti presso l’Università dell’Illinois di Chicago e risalente al 2011.
Stiamo parlando di una recensione scientifica che ha preso in considerazione i dati relativi a soggetti adulti obesi, scoprendo che la principale differenza tra il digiuno a giorni alterni e la dieta dimagrante standard basata sul deficit calorico riguarda appunto la massa magra e, in misura minore, la riduzione del peso corporeo.
Concludiamo ricordando che la dieta 5:2 dovrebbe sempre essere associata a un’adeguata attività fisica e che prima di iniziarla è bene chiedere consiglio al proprio medico di fiducia.