Abbiamo il piacere quest’oggi di ospitare sul nostro blog il Responsabile del settore giovanile della Virtus Entella, Manuel Montali che ci illustra il progetto della sua società.
- Manuel parlaci della realtà Entella con particolare riferimento al settore giovanile.
“Potenziare il settore giovanile e renderlo un assetto strategico del Club è sempre stato uno dei disegni strategici della nostra proprietà sin dall'inizio della gestione del Presidente Gozzi.
Naturalmente, le difficoltà di questo disegno erano sotto gli occhi di tutti: un territorio tanto bello quanto penalizzante dal punto di vista del bacino numerico, una credibilità tutta da costruire e da conquistare e inoltre la presenza di tre competitors di alto livello in regione (di cui due di serie A).
È evidente quindi che il percorso è stato lungo e certamente non può dirsi concluso, ma le soddisfazioni raccolte in questi anni, che hanno origine, credo, proprio in quella volontà iniziale, ci spingono a continuare su questa traccia e a cercare di migliorare il nostro modo di fare calcio giovanile e di attirare talenti“.
- Quali caratteristiche deve possedere un giovane calciatore per poter essere preso seriamente in considerazione.
“ E’ ovvio che il giovane calciatore deve dimostrare di possedere alte qualità potenziali e caratteristiche esplorabili sul piano tecnico-fisico: tuttavia, tre aspetti di cui noi teniamo molto conto nelle fasi di selezione e reclutamento sono la cosiddetta 'work ethic', ovverosia la cultura dell'allenamento e quindi la capacità di lavorare sui propri difetti con intensità e costanza; un secondo aspetto che consideriamo è l'equilibrio caratteriale, che deve consentire al ragazzo di saper rispettare le regole e di tenere comportamenti adeguati; un terzo aspetto è legato all'ambizione personale”.
- La tua società ha qualche osservatore o aggancio particolare nel sud Italia ed in particolar modo nella mia regione Calabria ?
“ Credo da sempre la società Entella ha cercato di allargare i suoi orizzonti di ricerca su tutto il territorio nazionale, quindi la nostra area scouting copre anche il sud Italia; abbiamo un responsabile scouting per la zona sud, ubicato in Puglia.
La Calabria è una regione che seguiamo con interesse e nel corso degli anni parecchi ragazzi calabresi hanno vestito la nostra maglia; alcuni di loro sono arrivati anche a debuttare in serie B con la nostra prima squadra o a fare i professionisti, penso al classe 98 Francesco Puntoriere o al classe 2000 Marco Spina”.
- Perché negli ultimi anni è sempre più difficile in Italia far esordire in prima squadra dei prodotti del proprio settore giovanile?
“Questo è un argomento complesso, con molti fattori da considerare. Essenzialmente credo che ci sia sempre stata in Italia, da parte dei tecnici ma anche delle dirigenze, una certa mancanza di coraggio, spesso causata da legami contrattuali brevi e instabili, che inevitabilmente finiscono con il mettere urgenza ai risultati presenti piuttosto che a visioni lungimiranti. Tuttavia, una serie di ragioni, soprattutto di natura economica, credo stia producendo (e produrrà) un'inversione di tendenza, che ci farà assistere a un ringiovanimento progressivo delle "rose" e ad un conseguente abbattimento dei costi”.
- Una società come l’ Entella può definirsi in fiore all’occhiello per i giovani calciatori o puo essere un trampolino di lancio ?
“ L’ Entella a deve continuare a rappresentare un'eccellenza nei programmi formativi di calcio giovanile, sia sul piano tecnico che su quello valoriale e consentire, quindi, ai giovani di talento che abbiano l'ambizione e la volontà di provare ad accedere al mondo dei professionisti, di avere un'opportunità che sia a loro misura”.
