In carriera ha totalizzato 16 presenze in Serie A (una con la Lazio e il resto con la maglia del Catanzaro). In Serie B ha disputato 18 gare con il Catanzaro (1988-89). Ha disputato inoltre 132 partite in Serie C1 e 58 gare in Serie C2.
La chiacchierata effettuata con la mezza punta pugliese, che da anni ormai si è ristabilita nella sua città d'origine (Andria n.d.r.), ci ha consentito di spaziare su vari argomenti. Caro Salvatore, fra circa dieci mesi farai 60 anni e di esperienza certamente ne hai da vendere ed allora ti chiediamo:
- Quali differenze noti tra il calcio di oggi e quello in cui giocavi tu?
"Il calcio fondamentalmente, nonostante la sua evoluzione, rimane praticamente lo stesso nei suoi gesti tecnici ma ad onor del vero devo dire che, secondo me, oggi si lavora tantissimo sulla fisicità, sulla corsa e sulle capacità atletiche in generale, a differenza degli anni 80 in cui tre quarti di allenamento erano basati sulla tecnica e tattica".

- Quali sono secondo te le difficoltà ad emergere nel calcio che conta per un ragazzo del sud ?
"Sostengo da decenni, da quando gestivo all'epoca proprio nel capoluogo calabro una scuola calcio "Punto Juve", che c'è poca professionalità nelle scuole calcio, talune prive anche di semplici strutture da gioco per i bambini: a ciò si aggiungono tanti personaggi che pensano solo a far numero per un loro business economico e non per far crescere veramente un ragazzo; aggiungo pure il fatto che nei settori giovanili delle squadre professionistiche al Sud, dove già di per se si investe davvero poco, sia a livello strutturale che di competenza, non si da nessun tipo di continuità ai giovani ragazzi costretti ad emigrare al nord per emergere ed avere qualche buona chanche di arrivare nel professionismo: credo siano queste le principali differenza tra nord e sud".