VAL BADIA - PATRIMONIO UNESCO
Nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio mondiale dell’Unesco, l’Alta Badia è il paradiso delle vacanze, estive quanto invernali. I turisti ci vengono perché è un luogo bellissimo, innanzitutto, ma anche perché qui si respira un’atmosfera autentica. Le località sono quelle di Corvara, Colfosco, La Villa, San Cassiano, Badia e La Val.
L’Alta Badia ha una cultura unica, diversa rispetto persino al tutto il Trentino Alto Adige, e alcune tradizioni che risalgono alla notte dei tempi. Questa è la valle dei ladini, gli abitanti di queste terre che ancora oggi parlano una lingua (non un dialetto) completamente diversa e che vivono secondo usanze molto particolari.
La parte meridionale della Val Badia, l’Alta Badia, infatti, era difficilmente raggiungibile fino all’inizio del XIX secolo, a causa della sua posizione geografica. Proprio questo lungo isolamento ha permesso alla cultura e alla lingua di radicarsi a fondo.
Dopo qualche giorno trascorso in Val Badia ci si rende conto di subire lentamente una trasformazione avvicinandosi sempre più alla mentalità ladina. Ecco perché è nato un nuovo progetto “Nos Ladins – Noi Ladini” che vuole avvicinare il turista alle tradizioni e al modo di vivere locale. Ed ecco perché trascorere l’estate qui a contatto con la natura e con una realtà autentica potrebbe essere l’idea migliore quest’anno. In montagna non ci si annoia mai. Di attività ce ne sono tantissime. Volendo, si può anche non fare nulla, però.
Si può imparare, per esempio, come vive un contadino trascorrendo del tempo – magari addirittura alloggiando – in un tipico maso. Di certo non ci si annoia: si va sui prati a fare il fieno o si possono svolgere i lavori nella stalla. Se un tempo l’Alta Badia era terra di contadini, con gli anni il modo di lavorare è molto cambiato e tanti lavori, che venivano svolti puramente a mano, oggi si fanno con attrezzature moderne.
E che dire di partecipare alla transumanza, accompagnando il bestiame giù dai pascoli estivi? Un’esperienza unica, che riporta sicuramente indietro nel tempo. Si parte da Saré, dove si trova il rifugio Capanna Alpina, per poi proseguire lungo il torrente fino a San Cassiano, da dove si raggiunge La Villa e infine Badia.
In montagna, si sa, ci si sveglia presto e si va a dormire anche presto. Non sarà un problema, quindi, puntare la sveglia prima dell’alba – magari anche solo per un giorno – per andare ad ammirare il sorgere del sole in vetta alle Dolomiti. Il punto migliore dove le guide esperte accompagnano i visitatori è la scaletta del Piz da Lech. Da lì si può ammirare la bellezza del sole che spunta dietro alla catena montuosa del Santa Croce, Lavarela e Conturines.
Anche una semplice passeggiata tra prati e boschi può risvegliare un po’ di curiosità tra quei turisti che di montagna conoscono poco o nulla. Ecco allora che i ladini organizzano delle escursioni alla scoperta delle erbe locali. Moltissime vengono usatre anche in cucina. I piatti della cucina ladina sono semplici, ma genuini e preparati secondo ricette tramandate di generazione in generazione negli anni. Imperdibili sono i canederli, turtres ripiene di spinaci e ricotta oppure crauti, furtaies e altri piatti tipici.
Per chi ama la vacanza attiva, comunque dobbiamo ammettere che qui non manca, anzi. Proprio in Alta Badia è nata nel 1985 una delle granfondo ciclistiche più conosciute e ambite al mondo: la Maratona dles Dolomites-Enel. Si può quindi andare alla scoperta, con una guida o anche da soli, delle strade e delle vie meno conosciute dagli amanti di questo sport.
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